Ha risposto alle domande, negando di aver agito per uccidere il consuocero, e la futura nuora, il pensionato 75enne di Canicattì, Luigi Lalomia, finito in carcere con l’accusa di duplice tentato omicidio. L’anziano è comparso davanti al Gip del Tribunale di Agrigento, Luisa Turco, nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia, dopo l’arresto avvenuto lo scorso fine settimana.
L’indagato, difeso dall’avvocato Calogero Meli, ha fornito la propria versione dei fatti, e ha spiegato di essere andato in casa della famiglia della fidanzata del figlio, solo per chiarire un alterco tra le rispettivi mogli, avvenuto il giorno precedente.
Inoltre ha escluso di avere investito intenzionalmente il meccanico, e la ragazza, ma di essere fuggito via per paura dopo una lite. Lalomia resta per il momento in carcere con l’accusa di duplice tentato omicidio ai danni dell’artigiano, e della figlia che il 26 giugno prossimo avrebbe dovuto sposare il figlio del pensionato.
Il futuro consuocero di Lalomia e la figlia erano davanti a un magazzino, quando è arrivato il 75enne con un Doblò. Si sarebbe fermato e avrebbe iniziato a picchiarli con un bastone. Poi sarebbe risalito sul furgoncino, e avrebbe fatto marcia indietro per schiacciarli contro il muro, colpendo solo il meccanico che, con una mano ha spintonato via la figlia.
Restano gravissime le condizioni del meccanico sessantenne.