Il sindaco di Agrigento, Francesco Micciché, ha disposto delle verifiche interne “affinché siano valutate le necessità o l’opportunità di ulteriori provvedimenti amministrativi, nel rispetto delle prerogative e delle competenze di ciascuno”, dopo gli arresti del comandante dei vigili urbani Gaetano Di Giovanni e del consulente dell’Ente, l’ingegnere Paolo Di Loreto. “Ieri sera, benchè mi trovassi fuori sede per ragioni istituzionali, ho appreso che il Consiglio comunale ha deciso di convocarmi, in una seduta a data da destinarsi, affinchè io relazioni sulle recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto soggetti a vario titolo legati al Comune di Agrigento – afferma il primo cittadino -. Non avendo la benchè minima intenzione di sottrarmi all’invito, nel rispetto del riserbo e della cautela istituzionali che la delicatezza delle vicende impongono, intanto comunico che lo scorso 11 aprile è stata disposta la sospensione cautelare dal servizio, con privazione della retribuzione, a carico di Gaetano Di Giovanni”.
“Dopodiché – continua il sindaco -, nelle more che il Comune acquisisca formalmente gli atti e nel rispetto della parallela indagine giudiziaria, ieri ho chiesto ai nostri uffici di avviare una verifica interna circa la regolarità amministrativa degli affidamenti pubblici di cui si parla nel provvedimento cautelare. Sempre ieri è stato revocato l’incarico al consulente esterno all’ingegnere Di Loreto, coinvolto in fatti accaduti a Catania e risalenti ad epoca antecedente al conferimento dell’incarico da parte del Comune di Agrigento”. “Ciò detto – conclude Miccichè – nel pieno rispetto delle prerogative e competenze di ciascuno, rimango in attesa dell’esito delle disposte verifiche interne affinchè siano valutate la necessità o l’opportunità di ulteriori provvedimenti amministrativi”.
E il primo cittadino riferirà in aula circa la situazione degli Uffici comunali alla luce degli arresti del comandante dei vigili urbani Gaetano Di Giovanni e del consulente dell’Ente, l’ingegnere Paolo Di Loreto. L’intero Consiglio Comunale ha approvato la proposta del gruppo della Democrazia Cristiana di inserire questa discussione come punto all’ordine del giorno nella prossima seduta. Il Comune della città dei templi ha disposto la revoca dell’incarico per l’ingegnere Di Loreto, che ha portato tra l’altro all’arresto del sindaco di Tremestieri etneo e di un’altra decina di persone nell’ambito dell’operazione “Pandora”. Il dirigente del settore Lavori pubblici Alberto Avenia, preso atto che “ricorrono i presupposti per la revoca” ha firmato un provvedimento che annulla l’ultima estensione dell’incarico a Di Loreto risalente a pochi mesi fa.
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