È Giuseppe Parello, dirigente regionale e attuale presidente del Parco Archeologico della Valle dei Templi, il nuovo direttore generale della Fondazione Agrigento 2025. Un nome di peso, scelto per “tamponare” la vacanza lasciata dalle dimissioni di Roberto Albergoni, ufficializzate il 25 marzo scorso.
Dopo l’indicazione della presidente Maria Teresa Cucinotta – ex prefetto di Palermo e figura di stretta osservanza forzista, voluta personalmente dal presidente della Regione Renato Schifani – il secondo tassello fondamentale della governance della Fondazione si tinge dei colori del centrodestra meloniano, così come era accaduto con Giacomo Minio.
Parello, infatti, arriva con un “prestito” dalla Regione (una nomina senza bando, senza selezione pubblica, gestita direttamente dal governo regionale) e si inserisce in una dinamica che esclude il Comune e il sindaco Franco Miccichè da ogni ruolo decisionale effettivo. Con la presidenza regionale saldamente in mano e un Cda ormai quasi del tutto espressione della giunta Schifani, l’unico rappresentante della città resta proprio Miccichè, sempre più isolato.
Soddisfatta si è detta Maria Teresa Cucinotta, intervenuta stamattina al Teatro Pirandello durante una manifestazione, dove ha commentato: “Persona conosciuta per aver ben lavorato al Parco Valle dei Templi, una figura che ci permette di andare avanti con fiducia, essendo la gran parte degli eventi in programma concentrati nel periodo di alta stagione. Da qui fino a novembre sicuramente daremo una buona impronta”.
L’obiettivo, ora, è quello di recuperare il tempo perduto, avviando le procedure per l’affidamento dei progetti inseriti nel Dossier e dando finalmente avvio alla fase esecutiva. La nomina di Parello dovrebbe servire proprio a sbloccare la macchina operativa e a dare nuovo impulso all’attuazione del programma, tra aprile e novembre. Ma sullo sfondo resta il nodo politico: la Fondazione, di fatto, si configura ormai come espressione diretta di Palazzo d’Orléans, in una regia tutta interna al centrodestra siciliano.
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