Sono giunte con il traghetto di linea “Sansovino” al porto di Porto Empedocle le sette salme dei bengalesi morti assiderati durante la traversata dalla Libia a Lampedusa. Ad accogliere i feretri il prefetto Maria Rita Cocciufa, e il sindaco di Agrigento Franco Miccichè.
Le bare non sono state portate al cimitero di Palma di Montechiaro, come inizialmente era stato programmato, ma in quello di “Piano Gatta” ad Agrigento. L’ambasciata del Bangladesh infatti ha fatto richiesta di un eventuale rimpatrio delle salme all’esito dei riconoscimenti.
Quindi prima di procedere alla sepoltura s’attenderà il riconoscimento e l’eventuale rimpatrio. La Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, ha coordinato il trasferimento delle salme.
Sul traghetto di linea, oltre alle 7 bare, c’erano 70 migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa. Cinquanta di loro andranno su una nave quarantena per il periodo di sorveglianza sanitaria antiCovid, e gli altri 20, tutti minori non accompagnati, trasferiti a “Villa Sikania” a Siculiana.