Le certezze sembrano essere due: Gaetano Galvagno di Fratelli d’Italia presidente dell’Assemblea regionale siciliana e un forzista alla Sanità, con un’apertura a un profilo tecnico. La lista non c’è ancora, ma i primi nomi affiorano già. Il commissario regionale di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, si tira fuori: «Continuo a percepire una costante preoccupazione circa la mia possibile rielezione a presidente dell’Assemblea regionale siciliana- dichiara-. Così come tutti sanno, io sono una persona seria e 5 anni fa fui eletto su indicazione della maggioranza. Sono sicuro che anche questa volta sarà eletto il deputato indicato dalla nostra coalizione. Vorrei quindi rassicurare il presidente della Regione: non sono necessarie dimissioni perché io non sarò candidato alla presidenza dell’Ars.” Sulla formazione della giunta regionale pare quasi certa la nomina, per Fratelli d’Italia dell’agrigentina Giusy Savarino. Per la Lega, non ci sarebbe spazio per i primi dei non eletti e , quindi, resterebbe fuori Carmelo Pullara di Licata. Per Forza Italia pare che vi sia da scegliere soltanto il nome della donna da inserire nella squadra di governo e la super favorita sarebbe Margherita La Rocca Ruvolo, sindaco di Montevago. Il movimento per l’autonomia di Lombardo punta, per le infrastrutture, agricoltura o lavoro, sull’agrigentino Roberto Di Mauro. Niente agrigentini in Giunta per la Dc di Cuffaro che però assegnerà il ruolo di capogruppo all’Ars all’ex sindaco di Ribera, Carmelo Pace.