Giro di vite contro le discariche

Azione di contrasto al fenomeno degli abbandoni indiscriminati di rifiuti sulle strade di competenza del Libero consorzio comunale. La Polizia provinciale del nucleo ambientale di Agrigento ha dichiarato guerra agli incivili. Nel corso di mirati controlli contro l’abbandono di rifiuti gli agenti hanno predisposto un servizio di videosorveglianza del territorio. Le telecamere, piazzate nella zona della piazzola di sosta sulla strada provinciale 3 che collega Favara ad Aragona, diventata in poco tempo una vera e propria discarica abusiva, sono riuscite a pizzicare ben 20 trasgressori intenti a buttare rifiuti ai bordi della strada. Tutti sono stati multati con sanzioni singole da 600 euro.

La zona era stata appena pulita dalla ditta che ha in gestione il servizio. Il Gruppo Risanamento Ambientale, su input dell’amministrazione comunale e della Pro Loco Castello per consentire la bonifica della strada, in particolare nell’ultimo tratto che conduce a Favara, ha incaricato prontamente l’impresa che gestisce l’appalto per la rimozione dei rifiuti sulle strade provinciali pur essendo impegnata la stessa in bonifiche di strade di altri comparti. Ripristinato, dunque, il decoro all’ingresso di Favara.

Per evitare ulteriori abbandoni dei rifiuti nei tratti bonificati, gli stessi sono stati recintati con paletti di ferro e rete metallica, come già avvenuto in altre strade provinciali in cui purtroppo quotidianamente vengono abbandonati notevoli quantitativi di rifiuti ad opera di cittadini evidentemente poco attenti alla salubrità dell’ambiente e al decoro dei luoghi. La Polizia provinciale aveva elevato 12 sanzioni amministrative dell’importo di 600 euro ciascuna ad altrettanti cittadini che avevano abbandonato rifiuti nella zona Asi, dove si era creata una vera e propria discarica. I controlli erano stati eseguiti utilizzando personale in borghese e auto civetta. Controlli sulla provinciale 1 in contrada Borsellino, dove si è proceduto ad ispezionare alcuni campioni di rifiuti abbandonati lungo la strada per risalire all’identità dei responsabili. Due i verbali elevati dagli agenti, che, pur con notevoli difficoltà legate alle carenze di organico, hanno eseguito oltre cinquanta controlli, con appostamenti anche di dodici ore consecutive, sempre in borghese e con auto civetta, per cogliere sul fatto gli irresponsabili che da mesi depositano rifiuti lungo le strade interne. Ma nonostante ciò gli incivili non si sono fermati.

Le operazioni di bonifica, peraltro, costringono il Libero consorzio ad impegnare somme di una certa consistenza, pur nelle ormai note ristrettezze economiche in cui versano da molti anni tutte le ex Province. Nelle scorse settimane è stata avviata una nuova bonifica delle strade provinciali da parte del Settore Ambiente del Libero consorzio comunale di Agrigento. Si tratta di un’azione compresa nelle competenze sulla tutela ambientale dell’ex Provincia che porterà gradualmente alla rimozione di ingenti quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi (amianto in particolare), ma anche di quelli solidi urbani abbandonati lungo i tracciati e sul territorio provinciale. I primi interventi sono già in corso e dopo un’attenta ricognizione sul territorio da parte dei tecnici del Libero consorzio e gli operatori dell’impresa «Sbalanca», aggiudicataria dell’appalto per la rimozione dei rifiuti da strade e territori di competenza del Libero consorzio.

La durata dell’appalto è di un anno, e per queste azioni è stata stanziata la somma di 85.500 euro, leggermente più alta rispetto agli scorsi anni. È stata inoltre effettuata la richiesta di dissequestro delle discariche abusive alle Procure competenti per territorio che avevano emesso i relativi provvedimenti di sequestro su segnalazioni delle varie forze dell’ordine (compresa la Polizia provinciale) e dei cantonieri del Libero consorzio. Gli interventi riguarderanno tutti i comparti in cui è suddivisa la viabilità provinciale. Tolleranza zero, dunque nei confronti di chi sporca e deturpa l’ambiente senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze.