CANICATTI’. Tutti assolti nella vicenda Gettonopoli di Canicattì. La Corte dei Conti della Sicilia, ha scagionato l’attuale sindaco, Ettore Di Ventura, l’ex deputato regionale Gaetano Cani, gli ex consiglieri: Angelo Cuva, Giuseppe De Luca, Francesco Di Natale, Diego Ficarra, Rita Guarneri, Renato Li Calzi, Pietro Lionte, Ivan Paci e Mauro Zanchi e l’attuale consigliere comunale Fabio Di Benedetto, tutti accusati di aver provocato un danno erariale legato all’aumento spropositato del gettone di presenza per le sedute del Consiglio comunale.
I fatti si riferiscono al 2003 quando tutti gli imputati sedevano tra gli scranni del Consiglio comunale. Il pubblico ministero ha promosso il presente giudizio nei confronti degli allora consiglieri del Comune di Canicattì, imputando loro di avere permesso, con il proprio voto favorevole, l’adozione della delibera del Consiglio comunale n. 76 del 16.10.2003 con la quale era stato illegittimamente aumentato il gettone di presenza per i consiglieri comunali da 36,15 euro a 100 euro. Ha quindi chiesto la condanna, in solido per tutti al pagamento della somma di 361.042 euro riferita a quanto liquidato dall’ente locale nel periodo compreso tra il 2011 e il 2014 assumendo come perduranti gli effetti della menzionata deliberazione.
Successivamente, a seguito dell’intervento della Corte dei conti, il Civico consesso aveva riportato il gettone di presenza al valore iniziale di 36 euro.
Questa mattina la conclusione della travagliata vicenda giudiziaria che ha visto l’assoluzione di tutti gli imputati. La sentenza prevede che le spese legali, che ammontano a circa 2000 euro cadauno, oltre Iva, saranno a carico del Comune di Canicattì.