Manifestazione questa mattina, 15 luglio, nei pressi della prefettura di Agrigento, delle imprese, che si occupano della manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti idrici e fognari e della depurazione nel territorio agrigentino. Vogliono rendere pubblico il loro disagio e la loro sofferenza rispetto alle questioni legate alla gestione del servizio idrico integrato, alle prese con pesanti criticità di natura economico-finanziaria a seguito della dichiarazione di fallimento di Girgenti Acque. A rendere più delicata e complessa la situazione, il recente grido d’allarme lanciato dal Commissario Venuti, il quale in una lettera ha evidenziato come “il sistema rischia un collasso in quanto la richiesta fallimentare presenta immediatamente profili di incompatibilità con la continuità del servizio pubblico essenziale. L’attuale disponibilità finanziaria- ha scritto il commissario prefettizio Gervasio Venuti- è assolutamente insufficiente alla gestione del servizio idrico, e la situazione si aggraverà di giorno in giorno dovendo trasferire una quota maggioritaria degli incassi alla gestione fallimentare” .Il sistema rischierebbe di crollare entro fine mese. “C’è grande preoccupazione – dice la CNA- tra le aziende, circa una ventina che da tempo svolgono l’importante servizio a beneficio delle comunità agrigentine, sia per quanto riguarda la loro posizione creditoria, presente e passata, sia per quanto riguarda l’attuale rapporto di continuità lavorativa, ma anche per gli scenari futuri. Le imprese, fortemente in difficoltà- continua la nota- chiedono l’intervento delle Istituzioni del territorio, con il sostegno della Regione, affinché si individuino soluzioni adeguate ed efficaci finalizzate a recuperare il credito fin qui maturato, per i servizi essenziali già erogati, e ad avere una seria e concreta prospettiva nell’ottica della nuova gestione del servizio, tenuto conto anche dei livelli occupazionali attualmente garantiti dalle stesse: complessivamente danno lavoro ad un centinaio di operai.”
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