Secondo l’accusa si sarebbero impossessati di acqua, sottraendola alle reti del gestore, mediante l’allaccio abusivo alla condotta pubblica, utilizzando un tubo in polietilene, alla condotta principale del condominio, privo di contatore, e riempiendo due cisterne, per rifornire gli appartamenti nella loro disponibilità.
Ad usufruire dell’ingegnoso sistema senza alcun limite tre nuclei familiari di Racalmuto, i cui capifamiglia sono stati iscritti sul registro degli indagati, con l’accusa di furto aggravato.
A seguito dell’opposizione del decreto penale di condanna, il Gip del Tribunale di Agrigento, Luisa Turco, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto il giudizio immediato per tre uomini A.B., 52 anni, G.C., 60 anni, e G.G., 50 anni, tutti racalmutesi.
Il processo è stato fissato per il 20 gennaio prossimo, dinnanzi al giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Giuseppa Zampino. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Gianfranco Pilato, e Luigia Di Fede. La vicenda risale in un arco di tempo che va dal 13 luglio al 18 ottobre del 2018.