Il sindaco Franco Miccichè ha preso una decisione drastica: azzerare la Giunta comunale. Gli assessori sono stati messi tutti alla porta, in seguito alle tensioni e ai giochi di potere all’interno del consiglio comunale, caratterizzato da una maggioranza traballante. Questo ha spinto il primo cittadino a un’azione radicale, aumentando ulteriormente il clima di tensione nel palazzo comunale in questa calda giornata di luglio.
Gli assessori sono stati quindi estromessi, in attesa di un riassetto politico e di un richiamo alla responsabilità. Niente più ricatti, ma via alle consultazioni. Il sindaco Franco Miccichè, rimasto solo a fare da parafulmine contro tutte le problematiche – dall’acqua al decoro urbano, passando per le vicende legate alla Villa del Sole (una scelta scellerata), marciapiedi, parcheggi e solidarietà sociale – ha dovuto prendere una decisione coraggiosa ma necessaria.
In vista dell’anno in cui Agrigento sarà Capitale della Cultura, che coincide con l’ultimo anno del mandato, consigliamo al sindaco di scegliere prima di tutto le persone giuste. Con gruppi politici mutevoli e assetti in aula in continua evoluzione, tra assenze prolungate e cambi di casacca, il sindaco dovrebbe mantenere in Giunta chi ha dimostrato impegno nei momenti difficili e portato risultati utili alla collettività, oltre a persone che possano elevare la qualità dell’amministrazione e ricollegare il Comune alla città, attualmente molto distante dall’attuale esecutivo.
Ecco gli assessori alla porta: Aurelio Trupia, Marco Vullo, Gerlando Principato, Patrizia Lisci, Carmelo Cantone, Alessandro Sollano, Gerlando Piparo, Gioacchino Alfano e Costantino Ciulla
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