Fortitudo ti presento il tuo avversario: BENACQUISTA LATINA
di Michele Bellavia
Il giro di boa del girone ovest di A2 certifica che la Fortitudo Moncada Agrigento è in zona playoff, situazione che in pochi avrebbero pronosticato all’inizio della stagione. Tuttavia, le ultime due pesanti sconfitte hanno messo in evidenza un preoccupante calo psico-fisico, da cui bisognerà uscire in fretta, per evitare di perdere quanto di buono finora è stato fatto. Al di là dell’assenza di Marco Evangelisti e della non perfetta forma di Simone Pepe e Ruben Zugno, spetterà a coach Franco Ciani dare la giusta scossa per ritrovare lo spirito da “wild boys” apparentemente smarrito.
I biancazzurri domenica sono attesi sul parquet del PalaBianchini di Latina per la prima sfida del girone di ritorno contro la Benacquista.
CHE PARTITA SARÀ? La squadra allenata da coach Franco Gramenzi finora ha avuto un rendimento altalenante: è reduce da due sconfitte consecutive, l’ultima delle quali maturata nei secondi finali del derby laziale contro la Virtus; ha perso 3 delle ultime quattro partite (ultima vittoria il 23 dicembre contro Treviglio); in casa ha vinto 4 volte su 7 e in classifica occupa il nono posto a quota 14 punti; un’eventuale vittoria consentirebbe ai nerazzurri laziali un balzo verso le posizioni che contano in ottica post-season.
Le statistiche mettono in evidenza il miglior attacco del girone (84.1 punti) controbilanciato dalla seconda peggior difesa (84.1); ha comunque un’ottima circolazione della palla (prima per assist) ed è forte a rimbalzo. Una chiave saranno le marcature sui due play Riccardo Tavernelli (9.9 punti a partita e 4.4 assist) e Marco Laganà che sta attraversando un ottimo momento di forma con quasi 13 punti a partita, 5 rimbalzi e 3.6 assist.
ATTENTI A QUEI DUE: B.J. Raymond e Josh Hairston. I due americani di Latina sono due brutti clienti. Raymond è un giocatore completo; con una media di 35 minuti a partita sta disputando la sua miglior stagione mettendo a referto quasi 22 punti con il 38% dall’arco conditi da più di 8 rimbalzi e 2 assist (terzo miglior marcatore del girone – secondo per valutazione); Hairston – che vanta un eccellente pedigree visto e considerato che ha giocato niente meno che a Duke sotto la direzione del leggendario coach “K”, ed è stato compagno di Kyrie Irving e Austin Rivers – è un micidiale tiratore dalla media (68%) e mette a referto più di 20 punti a partita con quasi 7 rimbalzi (quarto miglior marcatore del girone). Probabile starting five: Tavernelli, Laganà, Pastore, Hairston, Raymond.
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