Una Fortitudo Moncada Agrigento irriconoscibile cede nettamente sul parquet di Fiorenzuola, travolta 90-67 al termine di una partita mai veramente in equilibrio dopo il primo quarto. Percentuali basse, confusione offensiva e troppa leggerezza a rimbalzo hanno segnato la terza sconfitta stagionale per la formazione di Devis Cagnardi.
L’avvio sembrava incoraggiante. Nel quintetto iniziale Cagliani, Querci, Disibio, Chiarastella e Grani tengono bene il campo e Disibio apre in transizione. Poi un blackout difensivo consente ai padroni di casa un mini break di 8-0. Agrigento reagisce con le iniziative di Disibio e Querci, ma i falli costringono quest’ultimo a lasciare spazio all’esordiente Alfonso Zampogna. Disibio è l’unico a trovare continuità (9 punti in 6 minuti) e la Fortitudo resta agganciata, chiudendo il primo quarto sotto 23-21.
Nel secondo parziale, Fiorenzuola prende progressivamente il controllo del match: la difesa agrigentina si distrae e subisce troppo facilmente dall’arco. Querci commette il terzo fallo in appena quattro minuti e lascia nuovamente il parquet. La Moncada si affida a soluzioni individuali, ma sbaglia tanto e chiude con appena il 31% da due punti. I padroni di casa piazzano un parziale di 15-5 e scappano sul +12 (38-26). Un guizzo di Orrego con una tripla riavvicina i biancazzurri, ma all’intervallo il tabellone dice 42-35. I numeri raccontano la differenza: Fiorenzuola già a quota 17 rimbalzi difensivi su 24 totali, contro i 17 complessivi di Agrigento, e un Crespi dominante con 9 rimbalzi personali.
Nel terzo quarto la partita prende definitivamente una direzione. Disibio prova a scuotere la squadra con due triple consecutive e l’assist di Chiarastella per Grani riaccende la speranza, ma Fiorenzuola risponde colpo su colpo. Crespi continua a dominare l’area e firma la doppia doppia, mentre Agrigento affonda nel caos offensivo. Il parziale di 9-0 per i padroni di casa spinge Cagnardi al timeout sul 61-46. Querci trova una tripla, ma è troppo poco: Fiorenzuola dilaga e chiude il terzo periodo sul 68-49, con un eloquente 26-14 di parziale.
Nel quarto finale è notte fonda. Agrigento forza tiri dalla distanza senza costruire (ben 42 triple tentate, solo 13 a segno) e precipita fino al -27. Fiorenzuola domina anche sotto i tabelloni (52 rimbalzi a 32) e gestisce con facilità. La Moncada chiude con il 50% ai liberi (5 su 10) e un rendimento preoccupante nei fondamentali. C’è spazio solo per l’esordio del giovane Ambrogio, mentre la sirena sancisce un pesante 90-67.
I numeri finali fotografano una serata da dimenticare: Querci chiude con un plus/minus di -23, Chiarastella con -21. Dati che sintetizzano un match in cui la Fortitudo ha smarrito compattezza e idee, subendo l’intensità e la freschezza di una Fiorenzuola più lucida e determinata.
Fiorenzuola Bees – Moncada Energy Agrigento 90-67 (23-21, 19-14, 26-14, 22-18)
Fiorenzuola Bees: Andrea Cecchi 16 (4/5, 1/1), Lorenzo De zardo 14 (3/11, 2/2), Giacomo Cecchinato 13 (3/5, 1/1), Massimiliano Obljubech 9 (3/5, 1/3), Riccardo Crespi 9 (4/9, 0/0), Kirill Korsunov 9 (0/4, 1/1), Andrea Ambrosetti 8 (1/3, 2/5), Alessandro Ceparano 8 (3/5, 0/1), Ilija Biorac 4 (2/2, 0/0), Krisjanis Mazburss 0 (0/0, 0/0), Bara Abdoul razak 0 (0/0, 0/0), Riccardo Bottioni 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 20 / 25 – Rimbalzi: 50 13 + 37 (Riccardo Crespi 16) – Assist: 22 (Massimiliano Obljubech 5)
Moncada Energy Agrigento: Robert Disibio 26 (3/7, 5/11), Lorenzo Querci 12 (0/2, 4/10), Alfonso Zampogna 8 (0/1, 2/9), Matteo Cagliani 6 (3/5, 0/7), Raimundo Orrego 6 (0/3, 2/4), Federico Grani 4 (2/8, 0/0), Riccardo Carta 3 (1/1, 0/0), Albano Chiarastella 2 (1/3, 0/1), Andrea Ambrogio 0 (0/0, 0/0), Kenneth Viglianisi 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 8 / 16 – Rimbalzi: 28 9 + 19 (Albano Chiarastella 9) – Assist: 19 (Matteo Cagliani 5)
Foto Fortitudo Moncada
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