Fortitudo, suonano le sirene per Cannon. Un campionato esaltante, la soddisfazione di aver giocato alla pari con la corazzata Bologna. Ora tocca al presidente valutare l’impatto economico e sportivo della prossima stagione.
Su Jalen Cannon hanno messo gli occhi diversi club di A1. E’ presto per parlare di mercato ma l’americano arrivato alla Moncada via Israele piace. Per lui parlano le statistiche. Agrigento in attacco ha viaggiato che è un piacere, trascinata da un Jalen Cannon sempre più leader, (463 pt) tira col 57% dal campo e con il 72% dalla lunetta, fortissimo nei rimbalzi difensivi (ben 1179), bene anche quelli offensivi (111). Nonostante al primo anno in Serie A2, “Duracell”, ha interpretato il modo di giocare della Fortitudo con grande spirito. Di lui si sono accorti in molti e non solo società italiane. Non ha ricevuto ancora nessuna offerta ufficiale, anche perché molte squadre sono ancora alle prese con la post season. Ma che di Jalen si parli positivamente e con grande attenzione non è certo una novità. In casa Agrigento ad essersi fatti notare ci sono anche altri. Lorenzo Ambrosin e Simone Pepe sono due giocatori di cui si è parlato e si parla tanto.
Bisognerà aspettare adesso la consueta conferenza stampa di fine stagione del presidente Salvatore Moncada per capire come si muoverà la società. Nella prossima stagione però non c’è spazio per fare esperimenti. Il prossimo campionato di A2 prevede ben 5 retrocessioni e 3 promozioni, questo comporterà, come ha sottolineato anche lo stesso coach Franco Ciani, un innalzamento del livello dei roster. La Fortitudo Agrigento è ormai una realtà della pallacanestro italiana. Conti apposto, palazzetto di proprietà e tante scommesse vinte, come quelle di scovare talenti dalle serie minori per farli debuttare ed inserire in pianta stabile nel quintetto della prima squadra. La stagione appena conclusa è sicuramente un bel passo avanti e il poter misurarsi ai play-off con società del calibro della Fortitudo Bologna, sono esperienze di cui far tesoro. Agrigento mai doma, a tratti ha perfino dato l’impressione di essere in grado di espugnare il PalaDozza.
Sarebbe stata un’ulteriore soddisfazione, perché la ciliegina sulla torta di un campionato esaltante, è arrivata dopo aver centrato la post season. Rimane però il rammarico per il metro arbitrale adottato soprattutto in gara 3. Il canestro di Ambrosin a pochi secondi dalla sirena è sembrato valido ed alcune scelte della terna hanno fatto discutere. Stagione finita, tempo di guardare avanti. Il presidente Moncada si sta prendendo qualche giorno per esaminare i bilanci. Entrate e uscite sono un aspetto da non sottovalutare. Per lui è stata un’annata comunque positiva. Non c’è motivo di aspettarsi colpi di scena come era avvenuto al termine della passata stagione. Per il campionato appena concluso, Moncada aveva deciso il taglio del budget del 30%, e investimento sui giovani. Intanto il roster al completo è atteso da altri due appuntamenti. Venerdì cena di fine anno e sabato appuntamento allo “Sport Live” per una convention con i tifosi della “Fortitudo Family” , serata all’insegna della beneficenza, con grigliate di salsiccia all’aperto.
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