L’americano proveniente dall’Oklahoma domenica scorsa è entrato nella classifica dei migliori con 22 punti e tre «assist»
Forza del gruppo ma anche talento e individualità. Le prime tre giornate di campionato raccontano di una Fortitudo che può fare affidamento anche sulle prestazioni dei singoli. Su tutti Christian James. Per la shooting guard di 193 cm per 96 kg, proveniente dall’Università dell’Oklahoma parlano i numeri. Il giovane, classe 93, domenica scorsa è entrato di diritto nella classifica dei migliori di giornata. Christian nella partita di domenica ha messo a referto 22 punti (5/9, 1/4, 9/10), 10 rimbalzi e 3 assist. L’americano è rimasto sul parquet per ben 38′ contribuendo in modo netto alla vittoria di 77-67 di Agrigento su Scafati.
Versatilità, forza e talento
Il giocatore all’occorrenza è stato utilizzato anche da regista ed è stato protagonista di conclusioni dall’arco, da sotto e perfino di spettacolari schiacciate al ferro. Una prestazione che incastonata nella prova di squadra ha permesso ad Agrigento di centrare la sua seconda vittoria stagionale. Quello che colpisce dello statunitense sono stati i tempi di ambientamento, considerato che James si trova a giocare lontano da casa per la sua prima volta in carriera.
Cagnardi elogia il gruppo
Ed anche se il coach Devis Cagnardi non ama parlare dei singoli, è inevitabile spendere parole di elogio per questo giocatore che è già beniamino del pubblico del PalaMoncada. Ovviamente è giovane, bisognerà avere pazienza ed aspettarsi da lui qualche passo falso, ma al momento la M Rinnovabili può godersi le statistiche individuali. Cagnardi questo lo sa bene, per questo, quando gli chiedono di James dice che il giocatore ha ancora tanto da imparare.
James attaccante completo
Di sicuro il giovane USA è un attaccante completo con ampi margini di crescita. Ottimo rimbalzista e buon difensore, se continuerà a seguire i suggerimenti del suo coach è destinato a ritagliarsi un ruolo da protagonista in A2.
Bravi anche De Nicolao ed Eslay
Ma della Fortitudo vanno esaltate anche le prove di De Nicolao ed Eslay. Anche loro nella partita di domenica scorsa hanno inciso in modo netto, per talento ed esperienza. Poi ci sono le prove dei gregari. Albano Chiarastella, vero capitano, Paolo Rotondo, sempre pronto e concentrato quando chiamato in causa, bene i giovani Fontana e Moretti, (che ha festeggiato il suo 22esimo compleanno mettendo a referto 2 punti). Mentre sono caratterizzate da alti e bassi le prestazioni dei più conosciuti Ambrosin e Pepe.
La vittoria di domenica inoltre è costata la panchina al tecnico di Scafati.
La squadra salernitana prima della sfida del PalaMoncada aveva battuto tra le mura amiche la Pallacanestro Trapani. In sala stampa al termine della sconfitta con la M Rinnovabili, coach Giulio Griccioli aveva lasciato intuire che i granata sono squadra di maggior talento rispetto ai biancazzurri. La risposta della società salernitana non è tardata ad arrivare. Giovanni Perdichizzi è il nuovo allenatore di Scafati: il 58enne tecnico siciliano, reduce da un anno di inattività, torna con contratto annuale e opzione per il 2020-21 sulla panchina campana dove era già stato dal 2015 al 2018 vincendo la coppa Italia di A2 2016. Fatale a Giulio Griccioli lo stop del PalaMoncada che ha portato l’ambiziosa Givova Scafati a un record di una vittoria e due sconfitte dopo il passo falso in semifinale nelle Final Four di Supercoppa. Per Scafati è il quarto coach in meno di un anno dopo che nella scorsa stagione Lino Lardo era subentrato dal 30 ottobre a Marco Calvani.
FOTO FRANCESCO NOVARA
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