Fortitudo Agrigento chiamata al pronto riscatto questa domenica.
I biancazzurri devono archiviare in fretta lo smacco subito a Scafati e riabbracciare nuovamente il feeling con la vittoria nell’incontro valevole per la 4^ giornata di ritorno contro la BCC Treviglio.
In particolare, a Scafati, ha fatto scalpore la prestazione assolutamente negativa di Christian James.
L’ex Oklahoma University, infatti, è rimasto a secco di punti e – uscito definitivamente dal parquet a metà del terzo quarto – ha chiuso il personal score con lo 0/10 dal campo, 3 palle perse e -8 di valutazione.
I numeri di questa stagione evidenziano una certa dipendenza della squadra dal suo giocatore di punta; nulla di strano, accade in qualunque team in cui vi sia una figura di spicco: prima dell’uscita a vuoto di Scafati, Christian James aveva 19.7 punti di media (ora scesi a 18.5), ma tutte le volte in cui è sceso sotto tale media – cinque partite su sei – i biancazzurri hanno rimediato una sconfitta e – ironia della sorte – quasi sempre lontano dal PalaMoncada.
Ad ogni modo, una “batosta” fa parte del percorso di crescita del giocatore che, è bene ricordarlo, è un rookie di questa Lega, ma anche una gemma di questa Fortitudo e di un gruppo che coach Cagnardi ha plasmato veramente bene.
Treviglio è reduce dallo scivolone casalingo.
Sul versante opposto, la BCC Treviglio ha inanellato due sconfitte consecutive; l’ultima in ordine di tempo è quella patita per mano della Reale Mutua Torino (68 – 80); attualmente – con 18 punti – occupa il sesto posto in classifica.
Ad ogni modo, i biancoblù sono una squadra ostica e ben allenata dal suo “guru” Adriano Vertemati; con la media di 70.7 punti subiti ha la seconda difesa del girone mentre in attacco è al quartultimo posto con 71.6 punti di media realizzati; buona la circolazione della palla (quinta per media assist con 14.8).
Una possibile soluzione sarà la chiusura sul pick and roll centrale e dunque bisognerà limitare al meglio il potenziale offensivo di A.J. Pacher – quinto realizzatore del girone con quasi 18 punti di media e 7.7 rimbalzi – e di Jacopo Borra – 8.3 punti di media e 7.2 rimbalzi; sempre in situazione di pick and roll, si possono aprire spazi al tiro da tre dove spicca ancora Pacher con il 45.7%, ma occhio anche a Reati con il 44.7%.
The Eye of the Tiger: Corban Collins
Corban Collins è stato il regalo sotto l’albero per i “Vertemati Boys”.
Nativo della North Carolina, guardia classe ’94, Collins – dopo aver risolto il contratto con la Pallacanestro Cantù con cui ha giocato 11 partite nel 2019 – si è accordato con il sodalizio biancoblù dove ha preso il posto di Pavlin Ivanov.
La sua carriera al college è iniziata con i celeberrimi Tigers della Louisiana State University per poi continuare, nei due anni successivi, con gli Eagles di Morehead State concludendosi, infine, con gli Alabama Crimson Tide.
Collins è la tipica guardia made in USA: può innescare in maniera efficace il pick and roll, tirare dall’arco oppure attaccare il canestro; al suo debutto ha messo a referto 6 punti con 3 rimbalzi e 4 assist.
Probabile starting five: Caroti, Palumbo, Collins, Pacher, Borra.
Michele Bellavia