Le strade di Alessandro Grande e la Fortitudo si dividono mentre anche la conferma di Cagnardi non appare scontata. Visti i tentennamenti del coach la Moncada, dunque, comincia a guardarsi intorno e valutare anche altri profili. Dopo la strepitosa stagione passata ed i tre anni esaltanti alla Moncada, il playmaker romano, contratto scaduto, sta valutando la possibilità di far parte di un società blasonata. Per lui ci sarebbe l’ipotesi Rimini. La formazione siciliana ha affrontato e battuto due volte gli emiliani nella fase a orologio. Alessandro Grande ha ben impressionato in entrambe le sfide. Nella stagione appena trascorsa ha regalato a se stesso e ai tifosi un’annata da incorniciare. L’impressione è che per lui arriveranno diverse offerte. Inutile dire che sarà difficile trattenerlo perché in ogni partita ha sempre regalato il suo repertorio fatto di triple pazzesche, canestri impossibili e assist che non finiscono mai di stupire. Ovviamente tra questi c’è anche Lorenzo Ambrosin. “Stiamo lavorando per trattenerlo – dice il presidente Gabriele Moncada – e siamo fiduciosi che questo possa succedere”. Mentre è scontata la permanenza del 38enne capitan Albano Chiarastella che proprio a fine campionato ha dichiarato di voler continuare a divertirsi sul parquet. C’è poi il rebus allenatore da sciogliere per Agrigento. La società aveva manifestato la volontà di andare avanti con Devis Cagnardi. Il passare delle settimane però fa presagire che il coach stia prendendo tempo.
“Ci stiamo guardando intorno – ammette Moncada – e valutiamo anche altri profili, posto che siamo consapevoli che il mercato andrà per le lunghe e che prima di metà luglio sarà difficile per tutti avere conferme”.
La scelta del capo allenatori è però propedeutica prima di mettere mani al roster. Il coach bresciano nella stagione passata ha giocato un basket efficace quanto spettacolare, per cui è normale che negli ambienti il suo nome rimanga caldo. La prossima A2 si preannuncia un campionato ancora più difficile per cui ci sarà da allestire un roster di qualità e con americani performanti che sappiano fare la differenza. La società, come sempre, non vuole commettere passi falsi e pondera ogni scelta. Ora il difficile sarà ripetersi. “L’idea – aveva detto nei giorni scorsi il presidente Moncada – è quella di costruire una squadra che punti prima di tutto alla salvezza, la prossima stagione sarà ancora più complicata e ci saranno più retrocessioni”. Cristian Mayer anche ieri era a lavoro per individuare i profili più adeguati.