A Favara, c’è un laboratorio dove il tempo rallenta, la precisione è rituale e il profumo del cioccolato si intreccia con quello della pasta di mandorle
FAVARA (AG) – Per il terzo anno consecutivo, la Pasticceria Marrone entra nella prestigiosa guida del Gambero Rosso “Pasticceri & Pasticcerie 2026”, confermandosi tra le migliori d’Italia. A capo c’è Luciano Marrone, artigiano del gusto e volto di una realtà che ha saputo coniugare tradizione siciliana e visione contemporanea. Un riconoscimento che premia non solo i prodotti, ma anche un metodo: quello dell’artigianalità vera, fatta di lentezza, tecnica e rispetto delle fasi.
Un traguardo che non è più una sorpresa, ma una conferma d’eccellenza. A guidare questa bottega di sapori è Luciano Marrone, pasticcere e patron, artigiano moderno con radici ben piantate nella tradizione. «Sono conferme e riconoscimenti che apprezziamo – afferma – perché ci danno la dimensione di quello che siamo e dove vorremmo arrivare. Questi giudizi ci spronano a fare sempre meglio e portare novità».
E di novità, anche quest’anno, ce ne sono. In vista del Natale, Marrone punta tutto sul cioccolato, ingrediente nobile che domina la scena nei panettoni artigianali, lavorati con metodo e pazienza: due giorni pieni per ogni singolo lievitato, nessun passaggio saltato, nessun compromesso. Il risultato? Panettoni come il “Sacher” – recensito positivamente proprio dalla guida – o la nuova versione al cioccolato e cedro, agrume scelto per la sua delicatezza e la freschezza finale al palato.
«È riduttivo parlare solo di materie prime – precisa Marrone – oggi la differenza la fa l’attenzione in ogni fase della lavorazione. Chi lavora come noi, in piccole quantità e con cura quotidiana, può garantire un prodotto davvero artigianale. Chi invece insegue i numeri, spesso è costretto a sacrificare dettagli fondamentali».
Accanto ai panettoni, il laboratorio si espande anche verso l’arte della cioccolata calda: un angolo dedicato, con proposte golose all’arancia e cannella, cocco, nocciola, fino alla versione classica, preparata con rigore e passione.
Ma il Natale, da Marrone, non è solo lievito madre e cioccolato. È anche tradizione siciliana allo stato puro. Le vetrine si riempiono di tronchetti di Natale in pasta di mandorle e pistacchio, cassate siciliane, delizie alle mandorle, agnelli farciti, ogni dolce un racconto, ogni morso un ritorno all’infanzia.
E poi c’è lei, la regina silenziosa della pasticceria Marrone: la Foresta Nera, torta iconica, composta da pan di spagna al cioccolato, amarene e glassa fondente. “Ormai è conosciutissima – sorride Luciano – è il nostro classico quotidiano, quello che non manca mai, nemmeno a Natale”.
Nel panorama dolciario siciliano, Marrone è ormai un riferimento. E il fatto che questa eccellenza abbia preso forma in un angolo di Favara, città che respira cultura e visione, rende il tutto ancora più significativo. La guida del Gambero Rosso 2026 non fa che certificare ciò che chi ha già assaggiato sapeva da tempo: qui la pasticceria non è solo mestiere, è una dichiarazione d’identità.
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