Favara e la processione dell’Addolorata il lunedì santo
Di Diego Acquisto
La Confraternita della Santa Croce del Calvario ha reso pubblico il programma della Settimana Santa 2017 e come al solito, proprio all’inizio, nel pomeriggio del lunedì, quest’anno 10 aprile p.v. il primo appuntamento per i numerosi fedeli è la “fiaccolata e la processione dell’Addolorata dalla Chiesa del Purgatorio di piazza Cavour al Calvario”.
Un appuntamento questo a cui la Comunità favarese è tanto legata e già, come al solito, non pochi, specie di una certa età, incominciano a chiedere. “Quannu acchiana la Madonna ?”. Cioè, quando sale la Madonna al Calvario ?….una visita questa della Madonna al Calvario che per i favaresi segna proprio l’inizio dei giorni santi della “Grande Settimana”, durante i quali si celebra il mistero centrale della fede cristiana, ossia della morte in croce, per la salvezza di tutti, dell’Uomo-Dio Cristo Gesù di Nazareth.
Una tradizione antica, pluricentenaria questa della processione dell’Addolorata a Favara, forse davvero unica, pregna di significato e di valenza teologica che ha precorso la più illuminata ecclesiologia, che sarebbe stata poi sancita dal Vaticano II. Perché come ha scritto il beato Paolo VI nell’esortazione apostolica “Marialis cultus” del 1974, “Non si può parlare di Chiesa se non è presente Maria”.
Ricordiamo che tale documento, scritto allora da Paolo VI in un momento storico difficile da tutti i punti di vista, fu come l’accensione di una lampada che aiutò tutti, – anche se di opposte tendenze e sensibilità – a vedere meglio il posto di Maria nella pietà liturgica e non solo. E ciò perché , come ha scritto allora il missionario monfortano Corrado Maggioni, – (di recente nominato da Papa Francesco sottosegretario della Congregazione per il Culto divino) – “gli scettici trovarono convincenti indicazioni per una fondata pietà mariana; i sostenitori vi trovarono la sintesi di quanto avrebbero voluto dire sulla comunione orante con la Madre di Cristo e della Chiesa; i timidi vi trovarono validi motivi per una riscoperta della presenza viva di Maria nel mistero del culto cristiano; i nostalgici vi trovarono la spiegazione che col rinnovamento liturgico nulla si era inteso togliere all’alma Madre di Dio, ma solo purificare affinché risplendesse meglio ciò che doveva brillare; i fanatici vi trovarono indicati i limiti di una corretta e fruttuosa devozione alla Vergine Santissima; gli ostili, infine, vi trovarono il necessario richiamo a stimare, nella preghiera comune e personale, la compagnia e l’esempio di Maria”.
Ricordiamo che negli anni precedenti al tempo della “Marialis cultus” e soprattutto a quello del Vaticano II si era vissuto un momento storico difficile per la pietà mariana! Ed il Vaticano II, superando l’idea di una trattazione autonoma su Maria, ha optato per l’inserimento di Maria all’interno della Costituzione dogmatica sulla Chiesa, cioè in un apposito capitolo, l’ottavo, della “Lumen gentium”.
Intanto a Favara in preparazione alla Settimana Santa, venerdì scorso 31 marzo, in diversi punti della città, gruppi di fedeli delle nove parrocchie hanno vissuto particolari momenti di riflessione e preghiera molto partecipati, celebrando la Via Crucis. Così le due parrocchie limitrofe, dell’Itria e dei Ss Pietro e Paolo, unitamente alla comunità francescana guidata dal Padre-guardiano Fra Salvatore Di Bartolo, dopo un percorso autonomo, si sono ritrovate in Piazza della Vittoria. Riuscito il coinvolgimento di alcune associazioni, di diversi gruppi teatrali, laboratori fotografici e scuole di canto, come la rinomata “Accademia Palladium” di Lia Minio, che hanno dato il proprio contributo di riflessione sulle varie stazioni, con canti, versi e rappresentazioni, osservazioni su problematiche di scottante attualità.
Tutta l’attenzione adesso è puntata su venerdì prossimo 7 aprile, ultimo venerdì di Quaresima, per la Via Crucis cittadina che partendo dalla Piazza don Giustino, attraverso il Corso principale e la centrale Via Umberto, si concluderà davanti alla grande CROCE del monumentale, restaurato Calvario di piazza cap. Vaccaro, in religioso ascolto di una meditazione che sarà suggerita dall’arciprete don Giuseppe D’Oriente.
DIEGO ACQUISTO