
Favara deve ripartire dal dissesto. Il commento
Diego Acquisto
Tutti i passaggi sono stati consumati, anche la massima assise cittadina si è pronunciata, con 13 si (tutti consiglieri del Movimento 5stelle) e 9 no (di diverse forze politiche e liste civiche), uno astenuto (Salvatore Di Naro, presidente del CC) ed uno assente (Salvatore. Giudice) .
Il dissesto è stato ufficialmente dichiarato. Bisogna rilevare che la precedente Amministrazione, specie nell’ultimo biennio ha cercato invano di evitare il dissesto, con un Piano di riequilibrio che nulla però ha prodotto, anzi, pare, che nel mentre la situazione, stranamente, si sia ulteriormente aggravata.
La qual cosa, – secondo la nuova Amministrazione pentastellata , eletta a largo suffragio popolare lo scorso giugno – avrebbe determinato una situazione catastrofica di non ritorno, della quale bisognava solo prendere atto, per serietà e responsabilità verso le nuove generazioni.
Una riunione del Consiglio Comunale tesa e carica di palpabile nervosismo, quella dell’altro ieri sera.
La votazione finale ha registrato la netta spaccatura tra la maggioranza, d‘accordo con la Sindaca Anna Alba e l’opposizione, che, al contrario, avrebbe voluto ancora tentare ed evitare a tutti i costi questo pronunciamento.
Saranno adesso gli organi superiori, ai quali gli atti saranno trasmessi entro cinque giorni, a dire l’ultima parola, su cui comunque nessuno ormai, credo che possa e debba nutrire dubbi.
Così le cronache di queste ore ci dicono che Favara è il terzo Comune dell’agrigentino, dallo scorso giugno a questa parte, a dichiarare che i debiti accumulati non sono più sostenibili.
Il primo Comune è stato Casteltermini, dove c’è un’amministrazione di sinistra, sostenuta da una maggioranza simile in CC; a seguire Porto Empedocle dove c’è una Sindaca a 5stelle, ma con appena due consiglieri comunali su sedici, che comunque all’unanimità, tutti hanno votato per il dissesto; la terza è Favara, con la situazione che abbiamo descritto.
Dato significativo, nella riunione del Consiglio Comunale con questo importante punto in discussione, la scarsa la presenza di pubblico.
Tra la gente tuttavia, adesso, malgrado la cosa fosse saputa e risaputa, -( e bisogna dare atto che i Pentastellati non ne avevano mai fatto mistero) – , bisogna tuttavia dire che la notizia, ad evento consumato, in genere, non è comunque risultato piacevole.
Ci sembra che, anche se tutto era ben noto, la gente rimane se non proprio scossa, almeno perplessa sul futuro, per i problemi che bisognerà affrontare.
Quello che ormai c’è da auspicare è un ritrovato coraggio di unità e concordia, per affrontare senza sterili polemiche la situazione, con senso di realtà e concretezza.
Come non condividere quello che da più parti, in diversa maniera è stato detto, anche nel recente passato, che il dissesto non é solo di carattere finanziario ! anche se sicuramente, specie in questo momento, l’aspetto finanziario è stato ed è il più appariscente e verificabile.
Da parte nostra, ripetiamo quanto già detto, che cioè il dissesto verificato e sancito con tutti i passaggi tecnici e tutte le formalità democratiche che le nome prevedono, va affrontato adesso con coraggio, ognuno nel suo ruolo e per la sua parte.
E considerato per quello che è, senza piangerci addosso….ma ognuno, nel suo ruolo, fare del suo meglio per riparare ed evitare danni peggiori che colpirebbero anche le nuove, incolpevoli generazioni.
Diego Acquisto