Favara-Amministrazione Comunale e Confraternita preparano la Settimana Santa.
di Diego Acquisto
Naturalmente, ci si augura, come nel migliore passato, in sintonia e collaborazione, ognuna per la sua parte e nel suo ruolo, per preparare tutto al meglio.
E’ proprio di queste ore la divulgazione da parte della Civica Amministrazione il ricco e articolato programma della XXI Sagra dell’Agnello Pasquale. Una sagra che è cresciuta negli anni per esportare in tutto il mondo il dolce “nato” da un ricettario di una famiglia favarese della più qualificata borghesia locale di fine Ottocento e poi, per tantissimi anni, preparato con cura dalle mani laboriose delle suore del Collegio di Maria; mentre adesso il testimone è passato a tanti rinomati laboratori locali di pasticceria, tutti abili, seppur con qualche diversità, a lavorare magnificamente la pasta reale, il pistacchio e la decorazione finale.
Come ormai da tradizione, da alcuni anni, dopo tanti momenti di mostre, convegni, itinerari storico-artistici del gusto e quant’altro, tutto si conclude nel pomeriggio della domenica di Pasqua, nella gioia della Risurrezione.
Anche la Confraternita della Santa Croce del Calvario guidata dal decano Rosario Sutera Sardo è da alcune settimane al lavoro per preparare il programma, concordato con il Consiglio Pastorale Cittadino (CPC) e con l’arciprete Don Giuseppe D’Oriente. Nel pubblico manifesto in preparazione saranno a breve, ufficialmente comunicati tutti i momenti più significativi di quella che la Comunità Cristiana favarese considera la Grande Settimana o Settimana Santa.
A partire dalla Via Crucis cittadina, al primo solenne momento davanti al Calvario la sera del lunedì santo , con l’arrivo della Madonna Addolorata, che, – ( tradizione unica di questa città) – in anticipo, si reca in mesto pellegrinaggio davanti al Golgota, dove il suo divin Figlio consumerà il suo sacrificio, per poi rientrare, sempre accompagnata da una marea di popolo devoto, nella sua Chiesa del Rosario.
E poi i tanti momenti devozionali del Giovedì Santo con la visita alle diverse Chiese della Città, sino a riti propri del Venerdì Santo con l’esposizione del Cristo sulla grande Croce del Calvario,… il pellegrinaggio dei tantissimi che si recano a rendere omaggio al Cristo in Croce con ai piedi la Madonna Addolorata, pregando e pazientando, nella lunga fila prima di arrivare al traguardo.
E’ ormai tradizione consolidata da oltre un decennio. il pellegrinaggio particolare, che la Confraternita organizza tra le ore 15 e le 16 del Venerdì santo, con la collaborazione delle diverse Case di Cura, per dare agli Ammalati, Anziani e diversamente abili la possibilità di raggiungere la Cappella del Calvario.
In tutti questo momenti d grande raduno di fedeli, non mancheranno, come sempre, i momenti forti di riflessione, anche con riferimento concreto ai problemi scottanti della città, come ad esempio quello dell’acqua, denunciando che “si assiste ad una speculazione disumana sulle risorse idriche” o in riferimento alle cadute di Gesù alla cultura del sospetto che provoca le cadute dell’uomo di oggi per “sgomitate, sgambetti, raccomandazioni, scarto, indifferenza”, tutti peccati che “sfigurano il volto di Cristo nell’uomo di oggi”, specie se “immigrato”.
Diego Acquisto
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