Dal 14 al 21 ottobre 2019 per le strade di Favara
Il 19 ottobre 2019 alle 19.00 presentazione a Farm Cultural Park
“così ci vogliono” è la scritta che marchia l’immagine di un uomo e di un cane ingabbiati da una museruola che da alcuni giorni ha invaso le strade della cittadina di Favara, in provincia di Agrigento. L’incursione visuale di Caio Gracco è voluta e sostenuta da Farm Cultural Park.
L’immagine prende la forma di manifesto pubblico per raggiungere ogni parte di Favara e parlare apertamente a tutti.
I manifesti incitano il passante a interrogarsi su quale tipo di sistema voglia contollare la sua libertà, ma soprattutto rappresenta un’esortazione estrema all’autodeterminazione.
Non ha perso forza il progetto di arte pubblica di Caio Gracco, che già nel 2007 invase la città di Napoli. Oggi, dopo più di un decennio, quell’immagine si rivela ancora più attuale e si presta come potente sabotatore di apparenze e stereotipi.
A Napoli oltre 1500 manifesti invasero le strade e provocarano i cittadini a darsi una risposta in un momento molto difficile della città soggiogata dalle guerre tra le cosche. Oggi questo progetto di arte pubblica chiede ai cittadini di Favara di non assopirsi dietro le apparenze e gridare contro i sistemi di controllo.
Provocazione, messaggio, quesito, invettiva tutto ciò converge in “così ci vogliono”, intervento artistico che prende la forma di una comunicazione diretta tra l’artista ed il pubblico. Il messaggio che l’opera porta con sè è universale, veicola parole che interrogano temi cruciali come la libertà, l’identità, il binomio sapere – potere.
Il volto oscurato è quello dell’artista stesso che imbavagliandosi, privandosi della possibilità fisica di parlare e reagire, ripropone la situazione di paralisi e controllo che i vari sistemi cercano di imporre sull’individuo.
Chi ci vuole così? E ancora, perché?
La situazione di sottomissione di imbavagliamento tocca gli ambiti più svariati, massmediatico, politico, sociale, familiare ma anche esistenziale.
La risposta rimane aperta perché chiede, per essere formulata, di individuare prima di tutto chi siamo noi: per dire loro bisogna prima definire noi stessi.
L’immagine interroga direttamente l’osservatore, lo pone di fronte a se stesso e ai suoi desideri inespressi e soffocati.
La museruola non è solo uno strumento di costrizione, ma in senso più generale rappresenta un filtro che si frappone fra noi e il mondo. Un filtro che ripara, ma che spesso anestetizza, disabituando l’uomo a cercare la verità e a desiderarla.
In questi ultimi anni Favara è riconosciuta a livello nazionale e internazionale come simbolo della rigenerazione urbana grazie allo sviluppo di Farm Cultural Park, oasi culturale e sociale in un territorio molto complesso e da sempre violato. “così ci vogliono” fa la sua incursione per pungere la consapevolezza delle persone e interrogarle sul concetto di libertà contaminato dai poteri forti e da consuetudini radicate.
Sabato 19 ottobre alle ore 19 negli spazi di Farm Cultural Park l’artista Caio Gracco dialogherà con Andrea Bartoli sul senso del progetto e sulla responsabilità sociale dell’arte. Alla fine dell’incontro l’artista firmerà una grande riproduzione di “così ci vogliono” che verrà posizionata in modo permanente in uno dei Sette Cortili di Farm Cultural Park a testimonianza del progetto e del profondo desiderio di cambiamento.
Una nuova bandiera per la libertà quindi sventolerà a Farm Cultural Park.
Artista:Caio Gracco
Curatori: Alexandra Gracco Kopp e Giulia Giovanardi
Location: la città di Favara, Farm Cultural Park.
Organizzazzione e produzione: Farm Cultural Park
Comunicazione: D3pz_ Communication & Art |