La procura generale di Palermo ha chiesto la conferma della condanna di primo grado a 24 anni e 6 mesi di reclusione nei confronti di Carmelo Vardaro, 48 anni, per il duplice tentato omicidio di Carmelo Nicotra e Maurizio Di Stefano, avvenuto il 23 maggio 2017 in via Torino, alcuni episodi di spaccio e due estorsioni aggravate. Il favarese è l’unico imputato che non ha scelto il rito abbreviato ed era stato rinviato a giudizio, nell’ambito dell’inchiesta “Mosaico” sulla faida Favara – Liegi.
Questa mattina si è aperto il processo di secondo grado davanti i giudici della Corte di assise di appello di Palermo presieduta da Matteo Frasca. La procura generale ha chiesto la conferma della condanna inflitta in primo grado. Stessa richiesta è stata avanzata anche dalle parti civili. Il processo riprenderà il prossimo 8 luglio. Vardaro aveva incassato l’assoluzione “per non aver commesso il fatto” per l’omicidio dell’operaio empedoclino Mario Jakelich, ucciso in un appartamento a Liegi nel settembre 2016.
La Cassazione ha assolto definitivamente per lo stesso reato sia Antonio che Calogero Bellavia che, insieme a Vardaro, erano accusati dell’omicidio Jakelich. Le indagini della Squadra Mobile di Agrigento, con la collaborazione della Mobile di Palermo e della polizia belga, hanno consentito di ricostruire la “scia” di sangue con 5 omicidi consumati, e altrettanti tentati (commessi tra Liegi e Favara tra il 2016, ed il 2018), e altri due tentati omicidi mai denunciati.
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