Spettacoli teatrali, rassegne musicali, cinematografiche e gastronomiche, e ancora gare sportive e feste religiose. Sono alcune delle tipologie di eventi previsti in Sicilia da aprile a dicembre e inseriti nel Calendario delle manifestazioni di grande richiamo turistico adottato dalla Regione Siciliana con un decreto firmato dall’assessore al Turismo, Elvira Amata. Tra queste è presente anche il Comune di Agrigento e la sentita e tanto attesa festa di San Calogero, il santo più amato dagli agrigentini. Ed è l’unica del territorio provinciale inserita nell’elenco dei 18 eventi inclusi nel decreto. Michele Catanzaro, Capogruppo del Partito Democratico all’Ars, chiede di rivedere il decreto: “Sono assenti altri grandi eventi di richiamo turistico- dice- come il Mandorlo in Fiore e il Carnevale di Sciacca, che quest’anno si svolgerà in due week end di maggio. “Chiederò un incontro l’assessore regionale al Turismo Sport e Spettacolo Elvira Amata per capire meglio i criteri con cui è stato approvato, con apposito decreto, il calendario ufficiale delle manifestazioni ed eventi di grande richiamo turistico che si svolgeranno in Sicilia da aprile a fine anno 2023”. “Non concordo inoltre con la volontà manifestata dall’Assessore Amata di individuare per il 2024 le manifestazioni di richiamo attraverso un avviso pubblico – conclude Catanzaro –. L’attuale governo regionale in un settore importantissimo per l’economia siciliana come il turismo, non può partire da zero e fare avvisi per poi essere travolto da migliaia di istanze. Deve invece dimostrare la propria autorevolezza e competenza individuando le più importanti città siciliane e le mete turistiche più apprezzate, ma anche aree che sono attualmente ai margini dei principali flussi turistici e fare in modo di allungare la tradizionale stagione turistica e incrementare i flussi turistici oltre i mesi di punta”.
Tra le manifestazioni da maggio ad agosto sono state inserite le rappresentazioni classiche di Siracusa, la 107esima Targa Florio, la Fiera Mediterranea del Cavallo, il Taormina Film Fest, Taobuk, le Orestiadi di Gibellina, il Sicilia Jazz Festival, e ancora la festa di San Giorgio a Ragusa e quella di San Calogero ad Agrigento, il Festino di Santa Rosalia a Palermo e la festa della Vara a Messina. Tra settembre e dicembre sono inseriti nel Calendario il Cous Cous Fest, il Bellini International Context, la Settimana di Musica Sacra di Monreale, le Vie dei Tesori, la Coppa degli Assi, la Targa Florio Classica e la festa di Santa Lucia a Siracusa. Il decreto che contiene il Calendario è disponibile sul portale istituzionale della Regione Siciliana a questo link. “La pubblicazione del calendario dei grandi eventi di richiamo turistico è previsto dalle normative vigenti – dice Catanzaro – ma se deve realmente essere uno strumento di strategica rilevanza per la promozione turistica, non può limitarsi ad una mera elencazione frettolosa di una festa per ogni provincia. Secondo noi occorre fare una più attenta verifica individuando manifestazioni in base al richiamo che queste hanno nel settore del turismo. E in questo senso, quando nel 2024 si dovrà stilare un nuovo calendario non potranno mancare i carnevali siciliani o altre feste di spessore internazionale come il Mandorlo in Fiore, così come importanti e storici eventi religiosi della provincia di Agrigento. Per quanto riguarda il 2023, con un elenco che comincia da aprile è grave l’assenza del Carnevale di Sciacca, che nella prossima edizione di maggio oltre ai tradizionali visitatori siciliani richiamerà tanti turisti. Credo ci sia stata fretta e superficialità nello stilare questo documento”.