Ristretto agli arresti domiciliari, senza alcuna autorizzazione, s’è recato sotto casa per riparare la cuccia del cane, rimasta danneggiata in seguito al maltempo. Proprio in quei momenti nella zona è transitata una pattuglia dei carabinieri, e l’equipaggio riconoscendo l’uomo, è intervenuto facendo scattare l’arresto.
Protagonista della vicenda, è Angelo Caico, trentunenne, di Porto Empedocle, finito a processo con l’accusa di evasione, e condannato in primo grado dal giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, a 5 mesi e 10 giorni di reclusione.
Adesso i giudici della Corte di Appello di Palermo, hanno ribaltato quella sentenza, e accogliendo le tesi del legale difensore dell’imputato, l’avvocato Salvatore Bruccoleri, hanno assolto l’empedoclino, per l’irrilevanza del fatto a causa della sua “particolare tenuità”.
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