Il Gip del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha rinnovato l’ordinanza cautelare a carico dei tre empedoclini, accusati di tentata estorsione continuata in concorso, ai danni di imprenditori agrigentini, due dei quali, titolari di aziende per la raccolta dei rifiuti. Il nuovo provvedimento segue la decisione del Gip del Tribunale di Palermo Filippo Serio, che escludendo l’aggravante del metodo mafioso, aveva trasmesso gli atti alla Procura di Agrigento,
Arresti domiciliari con il braccialetto elettronico per Giuseppe Migliara, 61 anni, e Filippo e Giuseppe Freddoneve, rispettivamente padre e figlio, di 59 e 34 anni, tutti imparentati fra di loro. I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento hanno eseguito le catture il 17 ottobre scorso. I fatti contestati agli indagati, sarebbero andati avanti dal dicembre del 2019, fino allo scorso agosto.
Le indagini sono state avviate in seguito alla denuncia di un imprenditore. Il solo Giuseppe Freddoneve, in occasione dell’interrogatorio di garanzia, ha respinto le accuse, mentre il padre e lo zio, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Nei prossimi giorni la vicenda approderà al riesame.
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