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Home » Cronaca » Estorsione e minacce a coniugi agrigentini: disposto un rinvio a giudizio

Estorsione e minacce a coniugi agrigentini: disposto un rinvio a giudizio

14 Giugno 2025
in Cronaca, dalla città
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Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha disposto il rinvio a giudizio di Gabriele Minio, 37 anni, mentre gli altri due imputati, Samuel Donzì, 25 anni e Giuseppe Casà, 29 anni, tutti di Agrigento, saranno giudicati con il rito abbreviato. Sono accusati di avere minacciato di morte due coniugi agrigentini con lo scopo di fargli abbandonare l’abitazione in cui vivono per impossessarsi dell’immobile. La Procura di Agrigento, a firma dei sostituti procuratori Alessia Battaglia e Gaspare Bentivegna, aveva chiesto il rinvio a giudizio nei confronti dei tre imputati.

Devono rispondere, in concorso fra loro, delle ipotesi di reati di estorsione, violenza privata, rapina, danneggiamento e violazione di domicilio. Per Minio la prima udienza del dibattimento è stata fissata per il 6 ottobre davanti ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento. Donzì e Casà saranno giudicati con il rito abbreviato e, per loro, l’udienza è stata aggiornata all’11 settembre. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Fabio Calogero Inglima Modica, Annalisa Russello, Teres’Alba Raguccia e Ninni Giardina.

I tre erano stati arrestati (poi rimessi in libertà) dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento nel mese di giugno dell’anno scorso. La vicenda ruota attorno ad un appartamento a Raffadali abitato da due coniugi e dai figli minorenni. Minio, vicino di casa della coppia, avrebbe voluto impossessarsene. Marito e moglie, nel giro di poche settimane, sarebbero stati insultati e ripetutamente minacciati. Tutti gli imputati sono stati coinvolti, con accuse diverse, nell’inchiesta antimafia che, fra dicembre e gennaio, avrebbe disarticolato le famiglie mafiose di Villaseta e Porto Empedocle.

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Tags: coniugiestorsione
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