Tantissima gente, a Canicattì, ha atteso il corteo con le reliquie del beato giudice Rosario Angelo Livatino. Presenti la massime autorità civili, militari e religiose della provincia di Agrigento, esponenti politici, sindaci, l’arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano; Don Gero manganello, custode della reliquia del beato Rosario Angelo Livatino; Don Giuseppe Lentini notaio del tribunale ecclesiastico per la ricognizione canonica del corpo del beato Rosario Angelo Livatino; Don Gioacchino Falzone, promotore di giustizia del suddetto tribunale e il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo.
Ed ancora i rappresentanti delle parrocchie e il clero di Canicattì, i seminaristi, i direttori, impiegati e volontari della Curia arcivescovile.
Le reliquie del beato Rosario Livatino, sono state portate in processione dalla chiesa di Santa Chiara fino alla via a lui intitolata dove l’arcivescovo di Agrigento monsignor Alessandro Damiano, ha presieduto la celebrazione eucaristica. Subito dopo, l’urna è tornata a Santa Chiara e posta sul sagrato per permettere ai fedeli di rendergli omaggio. L’esposizione pubblica del corpo del beato Livatino rimarrà fino al prossimo 18 maggio, dopo il reliquiario collocato all’interno della parrocchia, verrà chiusa e sarà riaperta ogni anno, per un determinato periodo.
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