Si continua a scavare senza sosta sul luogo dell’esplosione, avvenuta a Ravanusa sabato sera, per recuperare gli ultimi due dispersi Calogero e Giuseppe Carmina, padre e figlio. I vigili del fuoco hanno rimosso diverse macerie, nell’area dove c’era l’abitazione crollata del pensionato, e dove il figlio era andato per un saluto veloce prima di trascorrere la serata con un gruppo di amici. Dei corpi ancora nessuna traccia. I soccorritori hanno allargato il raggio di azione delle ricerche, non è escluso infatti che l’onda d’urto abbia potuto scaraventare i corpi, anche a molti metri di distanza.
Sul fronte delle indagini sono previste per oggi le autopsie sui corpi delle sette vittime dell’esplosione: Pietro Carmina, 68 anni, e la moglie Carmela Scibetta, dirigente degli Affari generali del Comune di Ravanusa, Maria Crescenza Zagarrio, 69 anni, Calogera Gioacchina Minacori, 59 anni, Selene Pagliarello, 30 anni, il marito di quest’ultima Giuseppe Carmina, 35 anni, e il padre di quest’ultimo Angelo Carmina.
Il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio che coordina le indagini, con il pubblico ministero Sara Varazi, ha conferito l’incarico al medico legale, che eseguirà gli esami autoptici. L’inchiesta, attualmente contro ignoti, è per disastro colposo e omicidio plurimo colposo.