Tanto tuonò finché piovve! La pista ciclabile di San Leone cede all’erosione costiera nonostante gli allarmi lanciati da MareAmico da oltre due settimane.
Da oltre quindici giorni, l’associazione MareAmico ha lanciato un pressante appello agli Enti competenti affinché intervenissero per contrastare l’erosione costiera che minacciava la pista ciclabile di San Leone, nonché l’unica strada di accesso al mare. Tuttavia, l’immobilismo e la mancanza di decisioni concrete hanno portato questa mattina al disastro annunciato: la pista ciclabile è crollata in mare, lasciando la comunità locale senza un importante collegamento e mettendo in pericolo la sicurezza della zona.
Le parole di Claudio Lombardo di MareAmico risuonano come un’amara predizione avveratasi: “Complimenti a tutti”, ha commentato, diffondendo le immagini dell’accaduto e denunciando l’inazione delle istituzioni. I social media si sono fatti eco di questo disastro annunciato, con numerosi commenti che lamentano la mancanza di interventi preventivi da parte delle autorità.
Andrea Barbera, noto velista e appassionato di sport estremi, ha espresso la sua delusione per l’approccio reattivo anziché preventivo delle autorità locali: “Da anni è noto a tutti che questo tratto del lungomare delle dune di San Leone è a rischio erosione. Ma qui da noi non si ragiona mai in maniera preventiva ma solo a disastro avvenuto”, ha dichiarato.
La notte scorsa, sotto l’effetto di una mareggiata di maestrale, la pista ciclabile è crollata, mettendo in pericolo non solo il suo utilizzo, ma anche il manto stradale circostante. Questo evento ha evidenziato la fragilità dell’intera infrastruttura costiera, gettando un’ombra sulla capacità delle autorità di proteggere e gestire in modo sostenibile il territorio.
Questa è la proposta (in economia) di MareAmico, per salvare la strada del viale delle dune a San Leone… E’ necessario ed urgente smontare gradualmente il pennello perpendicolare indicato dalla freccia e trasportare i massi recuperati nella vicina zona attualmente aggredita dall’erosione. Dietro questa proposte – assicura Lombardo – ci sono fior di tecnici.

In risposta alle crescenti preoccupazioni della comunità locale, la deputata regionale di Fratelli d’Italia, Giusi Savarino, ha dichiarato di aver sollecitato l’intervento urgente dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò. Assicurando il massimo impegno e tempi brevi per la messa in sicurezza del lungomare e della strada comunale Panoramica S. Antonino a Licata, Savarino ha ribadito l’importanza di rispondere prontamente alle emergenze e di adottare misure preventive per evitare futuri incidenti.
Il disastro della pista ciclabile di San Leone è un monito per le autorità locali e regionali affinché agiscano con tempestività e determinazione per proteggere le coste e garantire la sicurezza delle comunità costiere. L’urgenza di interventi mirati e la necessità di una strategia a lungo termine per contrastare l’erosione costiera sono oggi più che mai evidenti. Sul luogo del crollo si è prontamente portato l’assessore comunale Carmelo Cantone, per verificare di presenza e pianificare la viabilità. Importanti interventi di rinascimento della costa per frenare l’erosione furono fatti proprio in questa zona già nel 2008. Altri interventi con la costruzione di un muro in cemento armato furono fatte per proteggere la parte dove insisteva un noto chiosco. In quel tratto sono ben visibili dei vasi di ceramica collocati e donai dall’Accademia di Belle Arti di Agrigento in tempi recenti.

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