E’ stato rimesso in libertà libico ventiquattrenne Muhammad Hanif Hussain, arrestato con l’accusa di estorsione. Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, dopo l’interrogatorio. L’indagato (difeso dall’avvocato Daniele Re) ha risposto alle domande, ed ha fornito la sua versione dei fatti. “Non voleva darmi i soldi dell’affitto della casa che dividevamo”, ha detto difendendosi Hanif Hussain.
Il reato di estorsione potrebbe essere riqualificato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
Il Gip ha anche rigettato la richiesta del pubblico ministero di disporre gli arresti domiciliari di altri due indagati, un uomo e una donna, entrambi di Raffadali.
Il libico – secondo l’accusa – si sarebbe impossessato di una borsa, contenente documenti personali dell’amico pakistano e, minacciandolo, avrebbe chiesto dei soldi per restituirla. Ci sarebbe stato un primo pagamento di 100 euro, e poi una seconda da 170 euro.
La borsa è stata ritrovata a casa di un raffadalese di 41 anni.