L’estintore è il presidio più sicuro per difendersi dal rischio degli incendi. In tutti gli esercizi è obbligatorio possederne uno, che si tratti di uffici, negozi oppure strutture adibite alla pubblica amministrazione. Per assicurarne il corretto funzionamento, è necessario effettuare una serie di attività di manutenzione e revisione, regolate da normative specifiche. Chi necessita di assistenza può rivolgersi a Cipierre, azienda specializzata nella vendita e nelle attività di revisione e manutenzione estintori, attiva su tutto il territorio italiano.
La normativa che regola la manutenzione estintori
La norma che regola le attività di manutenzione e revisione estintori è la UNI 9994-1:2013. Questa stabilisce innanzitutto la necessità di apporre un cartellino sui dispositivi antincendio, con incluse le seguenti informazioni:
- tutti gli estremi per identificare l’estintore, come il numero di matricola;
- la ragione sociale e l’indirizzo dell’azienda che si occupa della manutenzione estintori;
- la tipologia di estintore e la carica effettiva dello stesso;
- il mese e l’anno di scadenza dell’intervento manutentivo;
- la scadenza dei controlli obbligatori;
- il codice di riferimento o il punzone identificativo di chi si occupa del controllo.
La manutenzione degli estintori viene svolta tramite le seguenti fasi:
- controllo iniziale;
- sorveglianza;
- controllo periodico;
- revisione programmata.
In più, bisogna considerare la manutenzione straordinaria, che racchiude gli interventi non programmati ed il collaudo degli apparecchi.
Le fasi della manutenzione estintori
Il controllo iniziale costituisce la prima fase della manutenzione estintori, che può avvenire anche in concomitanza con il controllo periodico. Lo scopo è quello di regolare il passaggio da una vecchia ditta manutentrice ad una nuova, che prende in carica la manutenzione per la prima volta. Durante questo momento è necessario anche verificare la correttezza delle marcature presenti e del libretto d’uso, comunicando tutte le informazioni alla persona responsabile.
La sorveglianza di un estintore non deve limitarsi ad un singolo momento, ma ad un controllo costante e continuo dell’apparecchio. La normativa non indica la periodicità di questo intervento, ma è bene effettuarlo con una certa regolarità, per verificare la presenza ed il corretto funzionamento dell’estintore.
Il controllo periodico è invece regolamentato dalla normativa, in modo piuttosto chiaro. Deve essere effettuato da una persona competente, ad una distanza da quello precedente di massimo sei mesi. Nello specifico, è necessario controllare:
- la corretta compilazione del cartellino di manutenzione;
- in presenza di bombole a gas ausiliario, è necessario controllare il tipo e la carica di tali bombole;
- verificare lo stato di carica degli estintori e la pressione interna.
Anche la revisione necessita della presenza di personale competente. Le tempistiche sono:
- ogni 24 mesi per gli estintori ad acqua o a schiuma;
- ogni 36 mesi per gli estintori a polvere;
- ogni 48 mesi per gli estintori ad acqua e schiuma con serbatoio in acciaio inox;
- ogni 60 mesi per gli estintori a CO2;
- ogni 72 mesi per gli estintori ad idrocarburi alogenati.
La normativa che regola la manutenzione degli estintori è molto precisa su questa fase. Secondo quanto detto, è necessario esaminare tutte le parti e le componenti dell’estintore, anche al suo interno. In più, devono essere sostituiti l’agente estinguente, le guarnizioni e le valvole erogatrici. Una volta terminati i controlli, l’estintore dovrà essere rimontato e riportato ad uno stato di completa efficienza. E’ necessario che sul cartellino siano indicati la data della revisione e l’azienda che l’ha effettuata.
Il collaudo è una misura volta a controllare la stabilità del serbatoio e della bombola dell’estintore, in caso di apparecchio a pressione. Dopo averlo effettuato, è necessario anche sostituire la valvola erogatrice e riportare, sia all’interno che all’esterno del dispositivo, la data in cui è avvenuto.
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