“Efebo d’Oro” torna ad Agrigento, ma il premio è ormai una “triste parentesi” per i suoi fondatori
Nell’anno di “Agrigento capitale italiana della Cultura” torna il festival “Cinema e Narrativa” con il premio “Efebo d’oro”. Nel programma di “Agrigento Capitale”, figurano infatti ben tre momenti dedicati al festival. Dal 27 al 29 marzo l’ “Efebo d’Oro Film Festival 2025”; tre giornate dedicate al ritorno del festival nella sua città natale, con proiezioni, presso il museo archeologico “Griffo”, di film premiati nelle precedenti edizioni nonché incontri con registi e approfondimenti sul legame tra cinema e letteratura; a Giugno si dovrebbe svolgere la cerimonia di consegna del “Premio Efebo d’Oro alla carriera” e dall’8 al 15 novembre, otto giornate con i film in concorso dell’edizione 2025, la numero 47, e la serata finale con l’assegnazione dei premi: “Nuovi linguaggi”, il “Premio Nicolò Lombardo” per il miglior saggio di cinema e la consegna della statuetta dell’Efebo al regista vincitore, tutti eventi che si terranno tra il palacongressi e il teatro Pirandello. Questo almeno è quanto annunciato nel programma ma – come spiega la presidente del “Centro di Ricerca per la Narrativa e il Cinema” di Palermo, l’avvocato Paola Catania – tutto dipenderà dal sostegno economico che ci verrà dato in quanto al momento, al di là delle interlocuzioni e dell’elaborazione del nostro progetto, non abbiamo ancora alcun Decreto in tal senso. Ma ci teniamo a tornare nella città di origine – continua la presidente – e anche per il 2026 potremmo pensare di svolgere delle attività ad Agrigento, ad esempio la consegna di un premio o dei seminari, per continuità con l’anno di Capitale della cultura. A premere per un ritorno, se pur temporaneo, dell’Efebo d’Oro durante “l’anno della cultura”, è stato il sindaco Franco Miccichè attraverso le sollecitazioni di Giuseppe Taibi, l’unico agrigentino rimasto tra i soci del Centro (subentrato alla madre, Gabriella Curella Taibi che fu presidente dal 1987 al 1991) dopo il trasferimento dalla città dei templi a Palermo. Episodio che avvenne nel 2013 dopo oltre trent’anni di presenza dell’Efebo, purtroppo per la cronica indifferenza degli amministratori locali. Operazione questa, che ad Agrigento, non venne mai del tutto “digerita”. Oggi però viene annunciato un ritorno breve e temporaneo del festival, in omaggio alla città che quel premio l’ha creato ma la “partita” non sembra ancora chiusa. Di questo momentaneo ritorno dell’Efebo, ad esempio Stefano Milioto, docente in pensione, socio fondatore del Premio ed ex presidente del Centro di Ricerca negli anni 1992/93 non nasconde tutta la sua irritazione: “Non era il caso di andare a “pietire” per un triste ritorno – sostiene – L’Efebo non è più quello di un tempo anche se ha mantenuto il nome. Con il trasloco a Palermo il Premio è stato rifondato e oggi è cosa diversa rispetto a quella che abbiamo organizzato noi, per quasi quarant’anni. Se si voleva fare un regalo alla città, in occasione di “Capitale della Cultura” – conclude l’ex presidente – sarebbe più opportuno dimenticare definitivamente l’Efebo d’Oro, chiudere quella triste parentesi e inventarsi, ad Agrigento, un nuovo festival del cinema!”
LORENZO ROSSO
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