I giudici della Corte d’Appello di Palermo hanno confermato la condanna a 7 anni di reclusione per Luigi D’Angelo, il 33enne di Ravanusa che il 2 febbraio 2020 causò il gravissimo incidente stradale nel quale persero la vita Federica Aleo e Lorenzo Miceli, e un terzo passeggero rimase gravemente ferito. D’Angelo è stato riconosciuto colpevole di duplice omicidio stradale e lesioni personali colpose.
I familiari di Federica Aleo, affidatisi a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato in casi di omicidio stradale con sede a Canicattì, hanno tristemente assistito a tutte le fasi del processo, fino anche a questo ulteriore verdetto di secondo grado. “Siamo pienamente soddisfatti di questa conferma – sottolinea Diego Ferraro, responsabile della sede Giesse di Canicattì – Restiamo pronti, con i nostri legali fiduciari, a lottare anche in un eventuale terzo grado, in Cassazione, affinché la dura condanna inflitta dal tribunale di Agrigento resti del tutto immutata”.
L’incidente, che costò la vita in un primo momento a Lorenzo Miceli e dopo oltre 3 mesi a Federica Aleo, seduta nel sedile posteriore insieme ad un altro passeggero che riportò gravi traumi, avvenne il 2 febbraio del 2020. D’Angelo, a bordo di un’Alfa 147, dopo avere assunto cocaina e con un tasso alcolico triplo rispetto al limite previsto, si schiantò contro un’abitazione a folle velocità.
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