E’ incappato nei servizi di pattugliamento congiunto di poliziotti italiani e spagnoli nell’ambito del progetto “Turismo sicuro – Comisarias Conjuntas – Pattugliamento congiunto Italia Spagna”, e così nella località di Arona, in Santa Cruz de Tenerife, in Spagna, è finita la latitanza di Giuseppe Angarussa, 34enne di Porto E,mpedocle, su cui pendeva un mandato di arresto europeo emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo per traffico di stupefacenti.
Il pattugliamento congiunto è al quarto anno e si svolge sotto l’egida del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip) del Dipartimento della Pubblica sicurezza, agenti della Polizia di Stato e del Cuerpo nacional de policia spagnolo, con controlli su strade iberiche e italiane.
Quando è stato fermato in uno di questi controlli in strada degli agenti italiani e spagnoli l’uomo ha mostrato un documento attestante diverse generalità, ma la perizia degli agenti della Polizia di Stato in stretta collaborazione coi colleghi iberici e l’attivazione dei canali italiani per tramite della sala operativa internazionale dello Scip, in seno alla Direzione centrale della polizia criminale, attraverso alcune verifiche e riscontri con la Squadra mobile della Questura di Agrigento, che non ha mai allentato le ricerche, ha portato ad accertare la vera identità dell’uomo, che è stato quindi arrestato.
Durante gli accertamenti è stata arrestata anche la compagna di Angarussa, per resistenza a pubblico ufficiale, poichè si è opposta con forza ai controlli degli agenti e aveva cercato di opporsi anche fisicamente all’arresto del convivente.
Sono state già avviate con l’autorità giudiziaria spagnola le pratiche per l’estradizione di Angarussa in Italia.
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