Due anni e 6 mesi di reclusione, e 8.889 euro di multa, per le accuse di evasione dagli arresti domiciliari, e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e la pena inflitta a Gianluca Infantino, trentaquattrenne, di Agrigento. La condanna diventa definitiva con la pronuncia della Cassazione, che ha rigettato il ricorso del difensore dell’imputato, e confermato il verdetto della Corte di Appello di Palermo, lo stesso del Gup del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, del 25 giugno 2020, emesso a seguito del processo celebrato con il giudizio abbreviato.
La vicenda risale al mese di novembre del 2019. Infantino, detenuto agli arresti domiciliari, venne bloccato dai carabinieri della Compagnia di Agrigento, a una ventina di metri di distanza da casa, per strada, dove aveva nascosto stupefacenti. In particolare, avrebbe occultato due panetti di hashish, uno del peso di 92 grammi, e l’altro di 102 grammi, sotto alcuni materassi abbandonati.
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