Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, Gaetano Volpe, 56 anni, di Porto Empedocle residente a Realmonte, e Salvatore Papia, 51 anni, di Favara, coinvolti nell’ambito dell’inchiesta “Fish&Drug”, condotta dai poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, e dai loro colleghi del Commissariato “Frontiera” di Porto Empedocle, che hanno sgominato un vasto giro di spaccio di hashish, ma anche di cocaina, tra Agrigento, Favara, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle e Realmonte.
Gaetano Volpe, difeso dall’avvocato Raimondo Tripodo, e Papia dall’avvocato Salvatore Virgone, comparsi davanti al Gip per l’interrogatorio, hanno scelto la strada del silenzio.
Per l’indagato Alfonso Indelicato, anch’esso finito in carcere, gli avvocati Salvatore Pennica e Franco Mirabile hanno invocato “l’errore di persona”. Gli interrogatori naturalmente proseguiranno oggi e nei prossimi giorni. Complessivamente 41 gli indagati, 17 dei quali, raggiunti dalle misure cautelari firmate dal Gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, su richiesta del procuratore capo facente funzioni Salvatore Vella, e del sostituto procuratore Sara Varazi.
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