Dopo il “no” alla Biblioteca Lucchesiana, il Comune di Agrigento ha deciso di tagliare il pagamento delle utenze anche all’ex “Boccone del povero”. Nel 1997, il Comune aveva concesso ad uso gratuito i locali di via Orfane alla Congregazione Femminile “Suore Serve dei Poveri” per la durata di nove anni; allo scadere di quest’ultimi, però, il Comune di Agrigento ha richiesto alla Congregazione il pagamento degli ultimi cinque anni di occupazione. Nel 2016 si giunse ad un accordo: l’immobile sarebbe stato concesso in locazione per un valore di 1,5 € a metro quadro, ossia 3.210 € al mese che, moltiplicati per cinque anni fanno ben 192.600 €. È chiaro la Congregazione non disponeva di tale somma e, dunque, il dirigente del settore lavori pubblici ha emesso una ordinanza di “lasciare la struttura entro e non oltre sessanta giorni”. Trenta persone sono rimaste senza un tetto. Il Sindaco Lillo Firetto ha dichiarato che dalle indagini relative alle condizioni dell’immobile si è interessata la quarta commissione consiliare e da cui sono emerse alcune criticità strutturali. In particolare, ciò che voleva essere chiarito era sulla presenza o meno di contratti di sub-affitto. I locali sono stati concessi a titolo gratuito ma è stato contestato dai consiglieri comunali il fatto che le suore non abbiano mai notificato al Comune di aver concesso quei locali alla Onlus. I locali in questione, avendo un valore di diversi milioni di euro, sono stati inseriti da tempo tra quelli che il Comune vorrebbe vendere. Per anni il Centro ha offerto ospitalità a chi non ha un tetto, a chi versava in condizioni davvero difficili garantendo sempre un pasto grazie al servizio mensa per la consumazione dei pasti.
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