AGRIGENTO – Prende forma l’inchiesta sull’incendio che, nella notte tra domenica e lunedì, ha distrutto le auto dell’ex assessore comunale Costantino Ciulla e della moglie. La Procura della Repubblica di Agrigento ipotizza il reato di danneggiamento a seguito di incendio contro ignoti, aprendo ufficialmente un fascicolo che orienta le indagini verso la pista dolosa.
Le fiamme avevano avvolto le due vetture – una Bmw e una Peugeot – parcheggiate in via Michele Amari, nel quartiere di Villaseta. In un primo momento, i rilievi tecnici dei vigili del fuoco e dei carabinieri della Compagnia di Agrigentonon avevano evidenziato la presenza di liquidi infiammabili o inneschi evidenti. Tuttavia, la dinamica dell’incendio, l’intensità e la propagazione verticale delle fiamme hanno indotto gli inquirenti a ritenere l’origine dolosa “altamente probabile”.
L’attività investigativa prosegue a ritmo serrato per individuare gli autori e comprendere il movente dell’azione criminale. Nessuna pista è esclusa: tra le ipotesi al vaglio anche quella di un possibile collegamento con l’incarico politico ricoperto da Ciulla fino a poche settimane fa all’interno della giunta comunale.
Al momento, però, nessuna indiscrezione filtra dagli ambienti giudiziari. Le indagini restano coperte dal più stretto riserbo.
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