Per il Segretario della Cisl di Agrigento, Maurizio Saia, ad essere a rischio è la tenuta sociale dei territori.
“Il fallimento del Comune di Favara, scrive Saia, che segue quello di Porto Empedocle e Casteltermini, che a differenza dei primi due ha messo in atto tutte le possibilità per evitarlo, evidenzia la necessità di trovare nuove soluzioni legislative e amministrative, come peraltro chiesto nei giorni scorsi dall’Associazione dei Comuni Siciliani. Dichiarare il dissesto finanziario, senza il benché minimo tentativo di risanamento attraverso la predisposizione di un piano di riequilibrio finanziario, sembra una scelta o una linea politica ben definita”.
La politica e i partiti, secondo il Segretario della Cisl, sono “portatori di interesse generale, dovrebbero far valere un programma di azione politica per realizzare benessere collettivo, sviluppare economia e crescita. Con il dissesto si riduce il territorio ad una mera gestione condominiale rinunciando, per almeno 5 anni, a progetti di crescita e sviluppo, minando gravemente il tessuto sociale rappresentato dai cittadini e dalle famiglie facenti parte di una comunità”.
“Che il dissesto non sia la guarigione universale, sottolinea Saia, è dimostrato dai comuni che pur avendolo dichiarato, oggi hanno difficoltà a rispettare gli impegni. Le conseguenze sul piano sociale saranno inevitabili, la voglia di giustizialismo e di abbattere l’avversario politico, fa passare in secondo piano la scarsa propensione dei comuni ad organizzare accuratamente il recupero della tassazione locale e la valorizzazione del patrimonio, difficoltà che permarranno e con cui bisognerà confrontarsi anche dopo la dichiarazione del dissesto”.
“La riorganizzazione del sistema della gestione dei rifiuti, conclude, è il passo fondamentale per riequilibrare i bilanci dei comuni, oggi è divenuto un problema di finanza pubblica e come tale deve essere affrontato. Chi sceglie di fare politica, dovrebbe assumersi le responsabilità del ruolo senza nascondere la polvere sotto i tappeti”.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp