AGRIGENTO. Turisti romani arrabbiati per una disavventura che li ha visti protagonisti durante la loro permanenza ad Agrigento. Fabia Profili ha raccontato la sua vicenda sull’account facebook del’Urp del Libero consorzio comunale.
“Abbiamo preso un taxi – racconta la donna – e per fare 4 chilometri hanno preteso una cifra a nostro avviso non proporzionata al servizio reso e alla nostra richiesta di azionare il tachimetro ci è stato risposto che non era possibile farlo”.
Ma i tassisti agrigentini non ci stanno. Per la categoria replica Angelo D’Alcantara. “I tassisti regolari ad Agrigento siamo 17 – dice – e tutti provvisti di tassametro funzionante, collegato alle tariffe approvate dal Comune. Quindi – aggiunge il rappresentante dei tassisti agrigentini – probabilmente la coppia in questione si è imbattuta in uno dei tanti “abusivi” che purtroppo circolano in città. Ce ne sono centinaia di tassisti improvvisati, questo sembra essere diventato il lavoro dei disoccupati. Basta avere una vettura e si fa fare il giro della città ai turisti. Mi dispiace per questa coppia – conclude D’Alcantara – ma se avessero utilizzato un taxi autorizzato, con tanto di identificativo e licenza (riportati sulla portiera) avremmo potuto presentare noi stessi un esposto”.
I due turisti romani hanno poi dovuto affrontare il problema del ritorno a casa previsto per la giornata di domenica. “Non potevamo immaginare che l’aeroporto di Comiso fosse così mal collegato – hanno spiegato – e questo ha rischiato di farci perdere il volo. Solo l’aiuto di uno degli impiegati dell’Urp ci ha salvati perchè è riuscito a contattare un servizio navetta che per 20 euro ci ha portati a destinazione”.
Il sindaco Lillo Firetto non ha voluto replicare su questa vicenda spiacevole che è successa nella sua città. Silenzio pure da parte dell’assessore ai Trasporti Gabriella Battaglia.
Chi invece parla è Francesco Picarella, presidente di Federalberghi Agrigento. “La disavventura capitata ai due turisti romani – commenta Picarella – diciamo che è un fatto consolidato nel nostro territorio. Il turismo oggi lo fa la qualità e la quantità dei servizi che, organizzati e messi in rete si offrono ai nostri ospiti. Non possiamo più “campare” solo sul fatto che ad Agrigento abbiamo i Templi o la Scala dei Turchi. Si deve offrire qualità ed efficienza ai turisti”.
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L’EDITORIALE DEL DIRETTORE
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L’EDITORIALE DEL DIRETTORE
No Alpitour ahi ahi ahi. A sentire la storia dei turisti Romani “salvati dall’Urp” perché riusciti a trovare una navetta a soli 20 euro da Agrigento a Comiso, dove avevano il volo di rientro nella capitale, viene in mente il celebre spot di un noto tour operator.
Oggi, proprio nell’era in cui si può fare tutto on-line, aumentano gli italiani che si improvvisano tour operator. I loro viaggi troppo spesso sono organizzati, però, in modo approssimativo e legato al prezzo. Così viene da sorridere a sentire le loro lamentele e ancor di più quando scrivono che per sopravvivere nella più bella città dei mortali occorre andare all’Ufficio di informazioni dell’Urp di Agrigento per avere informazioni necessarie.
Ecco, informazioni necessarie. Chiunque, prima di recarsi in un posto nuovo, deve (dovrebbe!) prima documentarsi. Che in Sicilia spostarsi è un problema, questo è risaputo. Prendere un treno da Palermo ad Agrigento può trasformarsi in una vera odissea per noi che ci viviamo, figuriamoci per chi ci viene in vacanza. Sappiamo bene che il sistema viario qui è carente, lo sanno tutti. L’italiano medio conosce bene le differenze tra la nostra isola e l’Emilia Romagna, giusto per fare un esempio.
Proprio per questo, chi viene in Sicilia, utilizza da sempre la formula del Fly and Drive, ovvero aereo ed auto a noleggio. Senza la macchina da queste parti diventa impossibile muoversi. Impossibile raggiungere le calette più suggestive ed i luoghi più nascosti, ma non per questo meno affascinanti della regione.
Cari turisti, Agrigento non è Roma e Milano dove ci sono autobus notturni e treni a tutte le ore. Qui non ci sono tram e nemmeno metropolitane e come in ogni dove esistono, purtroppo, tassisti abusivi.
Non sapevate che Agrigento e Comiso fossero così male collegate?
Avete scelto il prezzo del volo, volare su Comiso costa meno che a Catania o Palermo, ovviamente. Chissà perché…
Cari turisti romani, accettiamo le critiche. Vi foste lamentati per il caos della Scala dei Turchi, le spiagge sporche, l’assenza di fontanelle ad uso potabile, la carenza di grandi eventi, la scarsa segnaletica o ancora le “discutibili” istallazioni artistiche della Valle dei Templi, sarebbe stato più plausibile.
Ma lamentarvi per un taxi abusivo, che non avete saputo riconoscere, o per lo scarso collegamento con Comiso, mi pare proprio un attacco gratuito. Ovviamente adesso siete grati all’Urp di Agrigento, qui vi do ragione, lo sarei anch’io se mi avessero trovato una navetta a 20 euro che da Fiumicino mi porti a Piazza di Spagna. Cari turisti, spendere poco alcune volte non è sinonimo di qualità, diffidate da chi vi offre di meno, la vacanza è sacra, bisogna saper viaggiare, e la Sicilia è fatta per i viaggiatori.