Una registrazione fatta di nascosto col telefonino. Un file audio che è finito immediatamente sul tavolo del capo della Squadra mobile di Agrigento Giovanni Minardi. Nella confusione di voci ed interventi si fa riferimento a soldi da restituire e a buste paga da firmare.
Con l’accusa di estorsione, la Squadra mobile di Agrigento ha arrestato Fabrizio La Gaipa, imprenditore di 42 anni, primo dei non eletti del M5S nella provincia di Agrigento alle scorse elezioni regionali siciliane. La Gaipa, come si apprende, è accusato da diversi dipendenti dello stesso imprenditore che gestisce un albergo ad Agrigento. Con lui, risulta indagato nella stessa inchiesta condotta dalla Procura di Agrigento anche il fratello Salvatore per il quale i magistrati hanno disposto il divieto di dimora in città .
La Gaipa, pare sapesse di essere stato denunciato non fosse altro perché in occasione delle regionali di M5s per stabilire chi dovesse essere il candidato alle elezioni – antagonisti politici – avevano informato ufficialmente i vertici di M5s in Sicilia della denuncia a carico dell’imprenditore. Ma tutto questo non fu sufficiente per impedirne la candidatura. E la notizia della denuncia per estorsione a carico di La Gaipa circolava da tempo senza, peraltro, trovare conferme ufficiali.
Inevitabile il caso politico. Il 5 novembre La Gaipa, con oltre quattromila voti, è arrivato primo dei non eletti subito dopo Matteo Mangiacavallo (14 mila voti) e Giovanni Di Caro (5.900 voti). L’arresto è scattato per l’estorsione a danno di due dipendenti. Con Fabrizio La Gaipa, 42 anni, risulta indagato nella stessa inchiesta condotta dalla Procura di Agrigento anche il fratello Salvatore per il quale i magistrati hanno disposto il divieto di dimora in città. L’imprenditore alberghiero, titolare del Costa Azzurra Museum sul litorale agrigentino di San Leone, era l’unica candidato del capoluogo nel collegio di Agrigento per le elezioni regionali ed era giunto terzo con 4357 voti, risultando il primo dei non eletti. Alla sua campagna elettorale avevano partecipato anche il vice presidente della Camera Luigi Di Maio, il parlamentare Alessandro Di Battista e il candidato a Governatore in Sicilia Giancarlo Cancelleri.
Si va verso la sospensione dal Movimento 5stelle di Fabrizio La Gaipa, l’imprenditore arrestato con l’accusa di estorsione e primo dei non eletti nella provincia di Agrigento alle scorse elezioni regionali siciliane. E’ quanto si apprende da fonti del Movimento. Continuano i commenti da parte delle forze politiche e in merito interviene Claudio Fava vice presidente della commissione parlamentare Antimafia e candidato della sinistra alla Presidenza della Regione siciliana alle regionali dello scorso 5 novembre, che ad Adkronos dice: “E’ conferma che la selezione dei candidati e dei gruppi dirigenti deve passare da un vaglio più attento e meno formale. Non basta semplicemente il certificato dei carichi pendenti. E’ una buona lezione di vita – aggiunge -. Insegna che i meccanismi di selezione della classe dirigente devono essere meno leggeri, meno affidati al circolo degli amici e più improntati a una comunanza di lavori e battaglie. Serve non solo un’onestà formale ma anche una qualità morale. Io posso garantire su molti dei miei candidati perché li ho personalmente conosciuti, siamo stati insieme protagonisti di battaglie comuni e di un racconto condiviso. Se c’è una lezione che si può trarre da questa notizia è proprio questa: occorre una selezione meno formale e più di merito”.