Angelo Cuva, Calogero Muratore, Anna Tascarella, Concetta Arnone, Claudio Ferro, Mariangela Cilia, Vincenzo Di Maira, unitamente ad altri tesserati e simpatizzanti del circolo del PD di Canicattì, annunciano le proprie dimissioni da qualsiasi ruolo dirigenziale nelle organizzazioni politiche cittadine e provinciali che fanno riferimento al Partito Democratico, “alla luce- si legge in una nota- di evidenti incompatibilità di vedute e modus operandi delle attuali segreterie cittadine del PD e provinciali dei GD e del PD, nonché dei neo iscritti ai GD, ai quali auguriamo comunque un in bocca al lupo per la costituzione del nuovo soggetto giovanile che, tuttavia, non potrà che porsi in discontinuità con il nostro.
Successivamente all’annuncio di costituzione del gruppo consiliare PD risalente allo scorso ottobre che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto segnare un punto di svolta nell’azione politica e programmatica, non è seguita nessuna riunione, tantomeno alcuna proposta politica. L’attività del circolo si è limitata di fatto alla mera e passiva (oseremmo dire “acritica”) condivisione tramite i social dei contenuti pubblicati dal deputato regionale.
Al segretario Vella – continua la nota-si deve riconoscere un concreto attivismo nei circoli dei paesi limitrofi e nelle stanze della segreteria provinciale, ma non riesce a spendersi per il suo circolo cittadino, non preoccupandosi minimamente di rilanciare l’attività politica, a partire da una presa di posizione chiara rispetto a questa amministrazione, finora mai esplicitamente espressa, nemmeno in occasione del dibattito sul piano di dimensionamento scolastico, sulla mancata realizzazione del CCR e sulla gestione dell’appalto sui rifiuti, sulla questione bilancio comunale o sulla (mancata) gestione degli impianti sportivi per citare alcuni esempi.
Fare politica significa prendere posizione e questa totale indifferenza nell’assumere il ruolo di controproposta rispetto a un’amministrazione disastrosa, chiusa in sé stessa, senza visione nel medio-lungo termine e che si limita a governare (male) il quotidiano, pone il circolo cittadino completamente in antitesi rispetto agli obiettivi del Partito Democratico, i cui ideali sono stati inevitabilmente traditi da questa segreteria.
Per quello che potevamo, in forza dei nostri ruoli, abbiamo fatto il Massimo per sollecitare il dibattito e l’azione, ma abbiamo trovato solo un teutonico silenzio e assoluta mancanza di ascolto a tutti i livelli”.
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