«Si tratta di una clamorosa e dirompente sentenza che risponde al vero che il giudice Alessandra Vella all’udienza del 15 dicembre 2014 ha “falsificato il verbale di udienza”, commesso “condotte illecite” integranti i reati di calunnia e falso ideologico». Così l’avvocato Daniela Principato con una nota commenta la sentenza di assoluzione «perché il fatto non costituisce reato» derivante dall’accusa di diffamazione quella decisa nei confronti dell’avvocato Giuseppe Arnone per avere diffuso un video su Youtube in cui accusava il giudice Alessandra Vella di avere falsificato un verbale di udienza. Condanna, a 7 mesi di reclusione, invece, per altri due capi di imputazione analoghi. A pronunciare la sentenza, come riporta il Gds in edicola questa mattina, il giudice monocratico del tribunale di Caltanissetta, Valentina Amelia Maria Balbo, nei confronti dell’avvocato Giuseppe Arnone. Giuseppe Arnone è stato condannato per averla accusata, sempre in relazione a quell’episodio e sempre attraverso un video, di avere commesso un reato di falso in atto pubblico, nonché di essersi «inventata» una procedura che il «codice non prevede» e per avere inviato una mail a tutti i magistrati in servizio ad Agrigento in cui la etichettava come «responsabile di reati documentati» aggiungendo che il suo ruolo, ricoperto all’epoca, nel 2015, di presidente dell’Associazione nazionale magistrati, rappresentava «un’offesa all’associazione». La vicenda prende le mosse da una querela presentata dal magistrato Alessandra Vella, in servizio all’ufficio Gip-Gup del tribunale di Agrigento nel 2015, per tre ipotesi di diffamazione. (Altri particolari nel Gds in edicola questa mattina)