BIVONA. E’ un giorno triste, quello di oggi per Ignazio Cutrò, l’imprenditore di Bivona che ha denunciato i mafiosi del mandamento dell Montagna, facendoli arrestare e processare. Cutrò è diventato testimone di giustizia ma adesso per lo Stato non corre più alcun pericolo tant’è che gli è stata revocata la scorta.
“La tutela di cui godeva la mia famiglia – dice Cutrò – è stata revocata, dovremo spostarci da soli. Verrà garantita la sola vigilanza generica radio-collegata. La tutela di cui godevo io, di terzo livello con auto blindata è stata diminuita al quarto livello di rischio. Aggiungo che, oltretutto, le telecamere installate presso la mia abitazione e monitorate dalle forze armate verranno rimosse, in quanto mi è stato chiesto ufficialmente se volevo acquistare l’intero sistema, per permettere la continuità di questo tipo di protezione, ma come ho risposto loro, non posso permettermelo, e quindi saranno rimosse. Per quanto riguarda la mia tutela di quarto livello, la rifiuto. La mia famiglia non ha più tutela, se vogliono colpire me, ancora protetto da due carabinieri, colpiscono la mia famiglia senza protezione. Preferisco fare da esca senza scorta, e morire io, che far ammazzare i miei familiari”.