Il procuratore generale ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado (5 condanne e 4 assoluzioni ma non tutte impugnate), al processo d’appello, scaturito dall’inchiesta sul crollo di palazzo “Lo Jacono – Maraventano”, nel centro storico della città dei templi, avvenuto nell’aprile del 2011
La pena più alta, 1 anno e 2 mesi di reclusione, è stata inflitta all’architetto Gaspare Triassi , funzionario del Comune di Agrigento e direttore dei lavori di messa in sicurezza di palazzo Lo Jacono. Un anno di reclusione per Giuseppe e Carmelo Analfino, responsabili della ditta “Edil.Co.A”, l’impresa che eseguì i lavori; per il geometra Andrea Patti, componente del collegio di progettazione e direzione dei lavori urgenti per la messa in sicurezza, e per l’architetto Calogero Tulumello, responsabile unico del procedimento di messa in sicurezza.
Il processo è in corso di svolgimento davanti ai giudici della Corte di Appello di Palermo. Il rappresentante della procura generale ha rilevato come il Comune non avrebbe trovato, pur avendo la disponibilità economica, le risorse per evitare il crollo del palazzo.
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