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Home » Politica » Crisi politica ad Agrigento: Miccichè e la frattura nella maggioranza

Crisi politica ad Agrigento: Miccichè e la frattura nella maggioranza

26 Giugno 2024
in Politica, top2
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Gramaglia: “Non possiamo più tollerare giochi politici. Serve un’azione immediata per garantire la stabilità della città”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia denuncia la crisi politica ad Agrigento e chiede al Sindaco Miccichè decisioni urgenti per superare l’impasse.

La bocciatura del “Programma triennale delle opere pubbliche 2024-2026” nel consiglio comunale di ieri sera ha segnato il crollo della maggioranza a sostegno della Giunta Miccichè. Questa situazione non può più essere ignorata dall’Amministrazione e dal Sindaco, che devono affrontare con urgenza la crisi politica ormai evidente. A sostenerlo è il Capogruppo di Fratelli d’Italia, il consigliere comunale Simone Gramaglia, che aggiunge:

“In un momento di grande difficoltà, mentre la città si prepara all’importante sfida della Capitale italiana della Cultura e alla realizzazione di progetti come l’illuminazione dello Stadio Esseneto, è inaccettabile che i componenti degli altri partiti di maggioranza ostacolino il progresso bocciando provvedimenti cruciali. Questo comportamento e atteggiamento ostruzionistico, legato a un vecchio modo di fare politica, tenuto da parte dei consiglieri comunali, compromette il bilancio e paralizza l’amministrazione comunale.

Chiediamo al Sindaco Miccichè di riconoscere la gravità della situazione e di prendere le necessarie decisioni. Fratelli d’Italia, sin dall’inizio di questa amministrazione, ha sempre agito con serietà, lealtà e coerenza lavorando per il bene dei cittadini nonostante le difficoltà.

La situazione è diventata insostenibile. Non possiamo più tollerare giochi politici che impediscono la crescita e lo sviluppo della nostra città. Siamo delusi e preoccupati per l’attuale compagine amministrativa, che non garantisce la realizzazione tempestiva dei progetti essenziali per il benessere collettivo.

Fratelli d’Italia attualmente è in giunta con tre assessori. La nota diffusa è stata firmata anche dall’assessore Gerlano Piparo, dall’assessore Costantino Ciulla, dall’assessore Gioacchino Alfano e dal segretario provinciale Barba.

Nella sessione cruciale del consiglio comunale di ieri sera, i rappresentanti delle diverse fazioni politiche hanno espresso chiaramente le loro posizioni riguardo al “Programma triennale delle opere pubbliche 2024-2026”.

Pasquale Spataro e Roberta Zicari hanno espresso voto contrario. Calogero Firetto, Marco Vullo, Teresa Nobile, Mario Fontana, Francesco Alfano, Giovanni Civiltà, Claudia Alongi, Pietro Vitellaro, Margherita Bruccoleri, e Alessia Bongiovì erano assenti. Angelo Vaccarello, Flavia Contino, Giuseppe La Felice, Valentina Cirino, Antonio Costanza, e Sergio Burgio si sono astenuti. Alessandro Sollano, Davide Cacciatore, Antonino Amato, Simone Gramaglia, Ilaria Settembrino, e Gerlando Piparo hanno votato a favore.

Ed ecco le dichiarazioni di Roberta Zicari: Questo voto ha evidenziato le profonde divisioni all’interno del consiglio comunale riguardo alla gestione delle opere pubbliche e ha contribuito a mettere in luce le tensioni politiche attualmente in corso ad Agrigento. Resta da vedere come queste dinamiche influenzeranno il futuro delle decisioni amministrative nella città.

Il gruppo consiliare Dc: “Non volendo che la notizia passi inosservata,  ieri sera il Consiglio Comunale ha bocciato il piano triennale opere pubbliche.

Gran parte della maggioranza ha dimostrato il suo dissenso astenendosi e dimostrando ancora una volta al Sindaco che non ha più i numeri in Aula!

Il Sindaco ne prenda atto, faccia autocritica, e tolga un’intera città da un evidente imbarazzo amministrativo con grave danno di immagine e di credibilità.

Noi della Dc ci siamo formalmente opposti all’atto vista la fuori uscita del progetto sulle reti idriche, la confusione su Cugno Vela, l’ assenza di progettualità sui parcheggi, primo tra tutti piazzale Rosselli.Proprio ieri chiedevamo aiuto a Schifani e di commissariare il Sindaco per la buona riuscita di Capitale della Cultura, oggi i fatti ci danno ragione: questa bocciatura allunga i tempi di approvazione del bilancio ovvero di trasferimento delle somme alla Fondazione per partire con Capitale della Cultura.”

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Tags: agrigentoconsiglio comunalecrisi politicafratelli d'italiaGiunta Miccichèopere pubblichepolitica localeSimone Gramaglia
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