ESTATE 2020
I contagi per il COVID-19 hanno fatto si che tutte le attività turistiche, ed il loro indotto, ad oggi siano chiuse, con gravissimi danni, per molti irrecuperabili, che porteranno alla cessazione di molte aziende.
Molti si stanno interrogando sul futuro di questa stagione estiva. Ma……… “Riusciremo questa estate ad andare al mare?”
Per la nostra Regione, la stagione estiva rappresenta un punto fondamentale per l’economia generale. Ristoranti, gelaterie, hotel, BeB, chioschi e tante altre attività dell’indotto, creano posti di lavoro determinanti per molte famiglie siciliane.
Ricordiamoci che la nostra Regione ha circa 1600 km. di costa.
Il progetto che stiamo proponendo e portando avanti è finalizzato, anche e soprattutto, al contenimento di eventuali contagi dal e per il COVID-19.
Il distanziamento sociale, il rischio di alimentare nuovamente i contagi, oggi in grande calo, ci portano a valutare la vacanza al mare con più attenzione.
In una organizzazione di ripresa dell’indotto “MARE” è giusto valutare oltre alle strutture balneari in concessione, anche le spiagge libere e le relative condizioni di sicurezza.
Tante Regioni stanno pensando di proporre “LE SPIAGGE A NUMERO CHIUSO”
Non sappiamo al momento le misure che verranno adottate dal governo, ma sicuramente servono protocolli precisi per immaginare di avviare una stagione.
Da questo punto di vista la nostra APP riteniamo possa rivelarsi una valida proposta di valore a sostegno del comparto, affiancando e non sostituendo l’APP nazionale denominata IMMUNI, pianificando le eventuali prenotazioni con la possibilità di avere una attestazione dello spostamento che viene effettuato ed in tempo reale il flusso di utenti.
Tutto ciò premesso, consapevoli delle grosse difficoltà che comporta la ripresa delle attività balneari, possibili soluzioni da adottare, che possano garantire sia la salute nostra e dei cittadini che la ripresa delle attività dei concessionari degli stabilimenti balneari.
Nel dettaglio:
- – Gli stabilimenti non potranno più organizzare gli ombrelloni così come gli anni precedenti;
- – Si potrebbero realizzare dei settori di arenile, di dimensione m. 4,00 x m. 4,00, (misura che può variare in base a nuove norme nazionali o indicazioni da parte dell’ ASP competente per territorio) delimitati da paletti e corde, dotati di ombrellone, lettini ed un punto di appoggio;
- – La garanzia della distanza sociale, sarà determinata dalla presenza di corridoi che delimitano percorsi obbligatori di larghezza non inferiore a m. 1,20 che circonderanno i settori di arenile, (che garantiscono anche le vie di fuga);
- – Ogni settore di arenile, può essere occupato da due+uno adulti o da 2 adulti con max due bambini di età inferiore ad anni 12; (le nuove norme ci diranno se stesso nucleo familiare o no)
- – Ogni stabilimento,su richiesta, potrebbe richiedere un ampliamento minimo pari al numero di settori di arenile che si potrebbero realizzare nella attuale superficie della concessione. Ciò potrebbe essere attestato da autocertificazione eseguita da un tecnico abilitato alla professione.
Tale ampliamento obbliga il concessionario, a gestire, pulire, sanificare e sorvegliare un’area, confinante alla propria struttura, in forma gratuita, di pari dimensione, destinata agli utenti della spiaggia libera.
- – Il concessionario, potrebbe richiedere una maggiore superficie in ampliamento, a condizione che la stessa, sommata alla propria superficie della concessione demaniale, non superi comunque la superficie prevista nell’allegato “A” del D.A. 152/GAB del 11 aprile 2019;
A tale ampliamento corrisponderà, con un rapporto 1=1, un aumento della superficie di arenile destinata ad uso pubblico gratuito, come detto in precedenza da gestire e sorvegliare da parte del concessionario;
- – Stabilimenti confinanti, se entrambi avrebbero interesse all’ampliamento, potranno dividersi in parti uguali le aree disponibili, rispettando sempre le regole citate precedentemente;
- – Il concessionario dovrà garantire, ogni qualvolta il settore di arenile verrà utilizzato da persone diverse, la sanificazione del settore.
Ogni sera, il concessionario dovrà effettuare la sanificazione di tutta la superficie compreso la parte ad uso gratuito; - – Il concessionario dovrà pagare un canone per la superficie ampliata. Non sarà oggetto di canone demaniale la spiaggia libera.
- – Ove possibile ed a discrezione del concessionario, per diminuire il flusso presso lo stabilimento, si potrebbe istallare un box-bar movibile ed un box, per wc e docce, da usufruire in forma gratuita dagli utenti la spiaggia, (se necessitano, il concessionario provvederà alla autorizzazione allo scarico)
- – Il concessionario dovrebbe provvedere a fornire, nella zona ristorazione adeguate indicazioni sulla sicurezza in particolare:
o Deveverificarelatemperaturacorporeadegliutenti;
o Devefornireliquididisinfettantiall’ingresso,nellazonaristorazionee
vicino i bagni e le docce;
o Deve avere disponibili, su richiesta i dispositivi di sicurezza;
o Deve tracciare percorsi di flusso in modo che non si incrocino le
persone. Ingresso ed uscita differenziati;
o Wc e docce verranno sanificate ogni max 2 ore con prodotti
certificati (Reg. Min. Salute tipo biocida per la distruzione di batteri e
virus).
o Garantireledistanzeminimenellazonaristorazione;
– Per evitare il flusso nella zona ristorazione, è possibile usufruire del servizio direttamente in piaggia. È cura del ristoratore applicare tutte le regole igienico sanitarie previste per il cibo da asporto.
Riteniamo che:
- – Vengano disposte delle regole in deroga alle attuali norme.
- – Le autorizzazioni necessarie non subiscano l’iter attuale, ma vengano rese
attive tramite autocertificazioni (naturalmente soggette a controllo).
- – I concessionari delle aree demaniali possano aver riconosciuto l’autorità per
poter fare rispettare le regole;
- – Sia indispensabile che venga delimitato, con boe ben visibili, oltre la parte
più profonda del mare (acqua sicura) anche le parti laterali e la battigia in modo che il personale, bagnini o steward, possano fare rispettare le regole;
La nostra APP “ IOESCO” potrebbe garantire il flusso giornaliero certificato, sia per la parte libera che per gli stabilimenti. Ne potrebbero fare uso anche i comuni in tutte quelle spiagge che non saranno sotto gestione dei concessionari degli stabilimenti. Ampliandone le attività, come meglio evidenziato nella simulazione, si possono gestire tutte quelle attività turistiche del territorio.
Concludendo,
è palese che il gestore della concessione sarà tenuto ad osservare tutte le disposizioni successive che saranno ordinate dal Presidente del Consiglio, dal Presidente della Regione, dalla Capitaneria di Porto o dai dirigenti dell’ASP territoriale di competenza.