La Sicilia resta in zona bianca, e grazie alle nuove regole evita il giallo, ma la situazione sui contagi Covid-19 nell’isola preoccupa e non poco. Negli ultimi sette giorni i casi positivi quotidiani sono balzati da circa 300 a quasi 500 giornalieri. E la regione, che ha 64,9 contagi su 100 mila abitanti, è tra le quattro che nel periodo tra il 16 e il 22 luglio hanno superato la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti e che quindi, se non fosse stato previsto l’aggiornamento dei parametri nel nuovo decreto, sarebbero finite in zona gialla dalla prossima settimana.
Le ospedalizzazioni per Covid-19 in Sicilia in area medica sono al 5,2% mentre in terapia intensiva (nuovo indicatore) sono al 3,3% secondo la bozza di monitoraggio settimanale dell’Iss- Ministero della Salute sull’andamento dei contagi da Covid-19 ora all’esame della cabina di regia. Anche la situazione dei vaccini in Sicilia non brilla. La regione è in coda alla classifica dei vaccinati. Secondo la fondazione Gimbe la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 44,4% a cui aggiungere un ulteriore 11% solo con prima dose e la Sicilia è ultima tra le regioni.
Il presidente della Regione Nello Musumeci martedì ha firmato un’ordinanza che stabilisce il tampone obbligatorio anche per chi arriva in Sicilia da Francia, Grecia e Paesi Bassi o per chi vi ha soggiornato nei 14 giorni precedenti. Le stesse misure di prevenzione anti Covid sono gia’ previste per chi proviene da Spagna, Portogallo e Malta. Sempre Musumeci, nella settimana, ha dichiarato “zone rosse” Caltabellotta, Favara, Gela, Cammarata e San Giovanni Gemini. A Marsala è stata registrata la prima vittima con variante Delta del Covid. Aveva fatto una sola dose di vaccino.
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