Prosegue la campagna vaccinale in Sicilia, e delle 46.510 dosi di vaccino anti-Covid consegnate finora, ne sono state somministrate 2.471, il 5,3%. Il dato è contenuto nel report del Governo e della struttura commissariale nazionale. Nelle giornata di sabato 2 gennaio sono scattate le prime vaccinazioni anche tra il personale sanitario dell’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta, mentre all’Ismett di Palermo, la struttura d’eccellenza specializzata nei trapianti, il 50% del personale del Centro è già stato vaccinato.
Il calendario in Sicilia prevede che la prima fase terminerà marzo e coinvolgerà medici, operatori sanitari, ospiti Rsa e cittadini da 80 anni in su. In primavera scatterà la “fase 2”, perché dopo marzo toccherà agli over 70, al personale degli uffici pubblici e alle categorie fragili.
A proposito della campagna vaccinale, si registra anche un intervento dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che auspica limitazioni per chi non vuole sottoporsi al vaccino.
“E’ una mossa ragionevole – spiega – e ha già avuto successo con i vaccini per i bambini. Si può limitare l’accesso a luoghi come palestre, piscine, stadi oppure si può impedire di viaggiare, entrare in uffici, salire a bordo di mezzi pubblici a chi non dimostra di essere immune”. Per l’assessore “l’obbligo può essere introdotto solo da una norma costituzionale, un percorso lungo e non semplice. Mi auguro che non siano necessarie misure più stringenti”.
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