Costi “SAGRA” del mandorlo in fiore, aggiornamento alle ore 15.
A 14 giorni dalla fine della Manifestazione non ci sono novità; non si riesce ad avere esatta contezza dei costi definitivi sostenuti dall’Ente Parco per realizzare la Sagra. Ricordiamo che l’ultima determina d’impegno della edizione 2017, per quanto in nostra conoscenza, fu pubblicata nell’ottobre 2017.
In verità dalla lettura delle delibere sembrerebbe che non ci sia traccia di una determina che preveda un preventivo generale di costi e che si riferisca a un programma. Infatti, le determine adottate fanno riferimento e non sempre, a una determina commissariale, la n.4 del 15/02/17 avente come oggetto “approvazione del bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2017 – triennio 2017/2019” e alla determina commissariale n.1 del 20/02/ 2018 avente per oggetto “approvazione bilancio di previsione esercizio di previsione esercizio finanziario 2018. Triennio 2018-2020”. Disposizioni pressoché illeggibili nei riquadri descrittivi e numerici.
Viene da pensare che la Manifestazione non abbia avuto un “budget” preventivo.
Riguardo, poi, ad alcune delibere ultimamente approvate, e di costi moltiplicati rispetto alle recentissime e passate edizioni, fa capolino una premessa riguardante l’assenza di un funzionario in malattia, come se il Parco non avesse altri dirigenti. Tuttavia, sembrerebbe che ad oggi, altri “importanti” costi e servizi non siano stati determinati.
L’Ente Parco, non sarebbe nuovo ad organizzazioni di eventi con costi rilevanti. La Festa del Mandorlo in fiore non è l’unica iniziativa finanziata e organizzata dal Parco. Facendo una ricerca a ritroso per esempio, salta all’occhio il costo complessivo, fatto di un serie di determine, del 6° Congresso Internazionale Late Roman Coarse Ware svoltosi dal 24 al 28 maggio dell’anno passato: un congresso sulla ceramica della tarda epoca romana costato poco più di 65 mila euro. Un evento di cui i più non si sono neanche accorti.